2013-10-08 14:25:37

'Shutdown' negli Usa, vantaggi e rischi di un 'gioco politico pericoloso'


Alia K. Nardini, docente associata di scienze politiche presso lo Spring Hill College, sede di Bologna
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L'ultimo sondaggio della Cbs, effettuato subito dopo lo shutdown, affermava che il 44% dei cittadini ne addebita le responsabilità ai repubblicani, mentre il 35% dà la colpa del mancato accordo ai democratici. Sostanzialmente si può affermare che i cittadini ritengono entrambi i partiti, seppur in misura diversa, colpevoli per questa grave situazione sociale ed economica. Inoltre, i repubblicani, hanno attuato una strategia vincente proponendo una cosiddetta 'peacemeal legislation' per approvare di volta in volta specifici finanziamenti ai servizi pubblici, proposta inaccettabile per i democratici che non vogliono trattare sulla 'Obamacare' ma si mettono così in cattiva luce nei confronti degli elettori. Un 'gioco politico pericoloso' che sta però facendo calare i consumi e, soprattutto, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nei partiti. Sicuramente peserà nell'immediato sulle elezioni di metà mandato, 'mid -term', del novembre 2014, la cui campagna comincia nei prossimi mesi. Sono elezioni in cui viene messa di nuovo in gioco la maggioranza della Camera dei rappresentanti e ciò spiega perché la battaglia politica si è fatta così accesa in questa fase. Probabilmente, su proposta di Obama, passerà una risoluzione temporanea che innalzerà il debito, senza intaccare la riforma sanitaria, ma rimandando il problema solo di qualche settimana.
A settembre la risoluzione che doveva fissare il nuovo budget federale negli USA è rimbalzata tra Camera e Senato senza che democratici e repubblicani trovassero un accordo. Questi ultimi avevano infatti collegato al testo degli emendamente della riforma sanitaria ritenuti inaccettabili dal partito del presidente Obama. Così il 1° ottobre si è arrivati al cosiddetto 'shutdown', perché il Governo Usa non può spendere denaro pubblico senza l'approvazione di una specifica risoluzione. Tutti i servizi 'non essenziali' sono stati così sospesi e si stima che circa 800mila americani siano stati allontanati dal loro posto di lavoro e non ricevano uno stipendio, mentre 1 milione e 300mila siano al lavoro senza ricevere il salario. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)







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