La vicinanza di Papa Francesco ai superstiti di Lampedusa. 231 i corpi recuperati
dopo il naufragio
Filo diretto di Papa Francesco con Lampedusa dopo il tragico naufragio nel quale hanno
perso la vita, secondo un bilancio provvisorio, 231 migranti. Intanto continua il
recupero dei corpi delle vittime del tragico naufragio del 3 ottobre scorso. E sulla
questione dell’accoglienza si infervora il dibattito politico. Domani a Lampedusa
il presidente della Commissione europea, Barroso. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Un padre premuroso
che accoglie e incoraggia i suoi figli meno fortunati. Papa Francesco guarda da vicino
gli sviluppi della tragedia di Lampedusa, mentre purtroppo i sommozzatori continuano
a recuperare le vittime. Ad ognuno di loro l’inviato del Papa nell’isola, l’arcivescovo
Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, ha consegnato un Rosario benedetto dal
Santo Padre. Ma c’è anche il grave problema di sussistenza per i superstiti, stipati
nel troppo esiguo campo di accoglienza di Lampedusa. Il presule ha espresso loro anche
concretamente la vicinanza del Papa, consegnando a ciascuno un aiuto consistente,
affinché possa provvedere alle esigenze più immediate, come scrive in un tweet l’Osservatore
Romano. Lampedusa è ora in pieno una di quelle periferie esistenziali, verso le quali
il Papa esorta più volte ad andare, una periferia che sta suscitando un acceso dibattito
in Italia e in Europa. A Roma si discute sulla troppo restrittiva legge Bossi-Fini,
mentre il presidente Napolitano invita a riconsiderare nella vicenda immigrazione
il tema dell’asilo politico. Attesa per l’arrivo domani a Lampedusa del presidente
della Commissione europea, Barroso, a significare che anche l’Europa ha ora il dovere
di intervenire, per risolvere il dramma che si consuma ai confini meridionali del
continente. Ieri, a largo di Siracusa, soccorsi altri 250 migranti.