“Shutdown” Usa: voto bipartisan su stipendi, ma soluzione lontana
Continua negli Stati Uniti lo “shutdown”, la chiusura di diversi servizi pubblici
in assenza di un accordo sul bilancio statale. Un piccolo segnale positivo è arrivato
dal Pentagono, che ha richiamato in servizio – come consentito dalla legge – oltre
300 mila impiegati che erano stati messi a riposo forzato. Da parte sua, la Camera
dei rappresentanti ha deciso, all’unanimità, che una volta concluso il periodo di
congedo obbligatorio, ai lavoratori rimasti a casa saranno pagati retroattivamente
gli stipendi non ricevuti. Ma una soluzione globale della crisi resta lontana: all’indomani
del duro discorso con cui il presidente Obama ha invitato i deputati repubblicani
a votare il bilancio, continua il braccio di ferro tra la Casa Bianca e lo speaker
della Camera John Boehner. Intanto si avvicina un’altra importante scadenza: se tra
meno di due settimane il Congresso non troverà un accordo per innalzare il tetto del
debito, gli Stati uniti rischieranno il default. (D.M.)