2013-10-06 11:12:18

Mons. Bassetti: Umbria più sorridente dopo viaggio del Papa ad Asissi


L'eco del viaggio di Papa Francesco ad Assisi si amplia nei suoi signficati più profondi. E tra gli incontri più toccanti sono stati quelli con i più deboli e indifesi, i disabili. Parole e gesti che rimandano al Vangelo, come sottolinea mons. Gaultiero Bassetti, arcivescvo di Perugia-Città delle Pieve, al microfono di Federico Piana:RealAudioMP3

R. – Lui ha detto: “Grazie a voi, io ho incontrato Cristo”, perché nella sua concezione – che ripete spesso – i malati, i disabili sono la carne di Dio. Sono significative le parole della mamma che ha fatto abbracciare al Papa il figlio e poi gli ha detto: “Padre Santo, grazie per questo bacio che ha dato a mio figlio disabile”, e il Papa ha risposto: “Signora, io ringrazio lei, perché oggi, attraverso suo figlio, mi sono sentito abbracciato da Dio”.

D. – C’è chi ha detto che dopo questa visita l’Umbria non sarà più la stessa, e anche i Francescani non saranno più gli stessi....

R. – Proprio riportando le parole dalle fonti francescane, quando il Celano racconta: “L’Umbria si trovava in un momento di oppressione, gli animi erano tristi, gli uomini si stavano dando al vizio … e all’improvviso, apparve questa luce”. Ora, io direi che il Santo Padre non ha preso il nome di Francesco così, per una simpatia nei riguardi di Francesco; ma quel nome per lui è un impegno di vita. E ci ha riproposto la sostanza del messaggio di Francesco. Per cui poi, come finiva di commentare il Celano, “dopo Francesco la regione divenne più ridente e i rapporti tra gli uomini erano cambiati”. La nostra regione diventerà più sorridente. Dopo questo passaggio del Santo Padre, l’Umbria non potrà più essere quello che era.







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