India: profanato il tabernacolo di una chiesa nel Kerala
Potrebbero esserci sette sataniche e culti di questo genere, dietro alla profanazione,
avvenuta nei giorni scorsi, del tabernacolo della chiesa di Sant’Antonio ad Aluva,
nello Stato del Kerala, India meridionale: l’ipotesi nasce dal fatto che la cassetta
delle offerte è rimaste intatta. L’episodio ha destato molta preoccupazione nella
Chiesa locale, tanto che i vescovi dello Stato hanno invitato tutti i parroci a tenere
alto il livello d’attenzione e se la polizia non conferma la pista del satanismo,
perché attualmente non sono stati rintracciati legami in questo senso, il segretario
della Commissione per i Laici del Consiglio dei vescovi del Kerala, raggiunto da Fides,
ricorda che “solo chi pratica le mese nere cerca le ostie consacrate”. Non è il primo
episodio, purtroppo, che si verifica in questo Stato indiano, dove la presenza cattolica
è molto forte: tre anni fa, ad Alappuzha, è stato profanato il tabernacolo della chiesa
di San Francesco d’Assisi, episodio in seguito al quale il vescovo locale, Stephen
Athipozhiyil, aveva pubblicato una lettera pastorale che chiedeva ai religiosi e ai
laici di vigilare sulla penetrazione degli adoratori di satana che fanno presa soprattutto
sui giovani e gli adolescenti, mentre nella chiesa di San Giacomo a Cheranallore,
nella diocesi di Verapoly, si rese necessario evitare di dare l’ostia consacrata nelle
mani delle persone che si accostavano all’Eucaristia, avendo constatato che in molti
casi questa veniva portata via anziché essere consumata. (R.B.)