Sala della Spogliazione: testo integrale del discorso del Papa non pronunciato
Anche nell’incontro con i poveri nella Sala della Spogliazione di San Francesco, il
Papa ha parlato a braccio consegnando il discorso scritto e dato per letto. Pubblichiamo
di seguito il testo integrale:
Cari fratelli e sorelle,
grazie per la
vostra accoglienza! Questo luogo è un luogo speciale, e per questo ho voluto fare
una tappa qui, anche se la giornata è molto piena. Qui Francesco si spogliò di tutto,
davanti a suo padre, al Vescovo, e alla gente di Assisi. Fu un gesto profetico, e
fu anche un atto di preghiera, un atto di amore e di affidamento al Padre che è nei
cieli.
Con quel gesto Francesco fece la sua scelta: la scelta di essere povero.
Non è una scelta sociologica, ideologica, è la scelta di essere come Gesù, di imitare
Lui, di seguirlo fino in fondo. Gesù è Dio che si spoglia della sua gloria. Lo leggiamo
in san Paolo: Cristo Gesù, che era Dio, spogliò se stesso, svuotò se stesso, e si
fece come noi, e in questo abbassamento arrivò fino alla morte di croce (cfr Fil 2,6-8).
Gesù è Dio, ma è nato nudo, è stato posto in una mangiatoia, ed è morto nudo e crocifisso.
Francesco si è spogliato di ogni cosa, della sua vita mondana, di se stesso,
per seguire il suo Signore, Gesù, per essere come Lui. Il Vescovo Guido comprese quel
gesto e subito si alzò, abbracciò Francesco e lo coprì col suo mantello, e fu sempre
suo aiuto e protettore (cfr Vita Prima, FF, 344).
La spogliazione di san
Francesco ci dice semplicemente quello che insegna il Vangelo: seguire Gesù vuol dire
metterlo al primo posto, spogliarci delle tante cose che abbiamo e che soffocano il
nostro cuore, rinunciare a noi stessi, prendere la croce e portarla con Gesù. Spogliarsi
dell’io orgoglioso e distaccarsi dalla brama di avere, dal denaro, che è un idolo
che possiede. Tutti siamo chiamati ad essere poveri, spogliarci di noi stessi;
e per questo dobbiamo imparare a stare con i poveri, condividere con chi è privo del
necessario, toccare la carne di Cristo! Il cristiano non è uno che si riempie la bocca
coi poveri, no! E’ uno che li incontra, che li guarda negli occhi, che li tocca. Sono
qui non per “fare notizia”, ma per indicare che questa è la via cristiana, quella
che ha percorso san Francesco. San Bonaventura, parlando della spogliazione di san
Francesco, scrive: «Così, dunque, il servitore del Re altissimo fu lasciato nudo,
perché seguisse il nudo Signore crocifisso, oggetto del suo amore». E aggiunge che
così Francesco si salvò dal «naufragio del mondo» (FF 1043).
Ma vorrei, come
Pastore, anche chiedermi: di che cosa deve spogliarsi la Chiesa? Spogliarsi di
ogni mondanità spirituale, che è una tentazione per tutti; spogliarsi di ogni azione
che non è per Dio, non è di Dio; dalla paura di aprire le porte e di uscire incontro
a tutti, specialmente dei più poveri, bisognosi, lontani, senza aspettare; certo non
per perdersi nel naufragio del mondo, ma per portare con coraggio la luce di Cristo,
la luce del Vangelo, anche nel buio, dove non si vede, dove può succedere di inciampare;
spogliarsi della tranquillità apparente che danno le strutture, certamente necessarie
e importanti, ma che non devono oscurare mai l’unica vera forza che porta in sé: quella
di Dio. Lui è la nostra forza! Spogliarsi di ciò che non è essenziale, perché il riferimento
è Cristo; la Chiesa è di Cristo! Tanti passi, soprattutto in questi decenni, sono
stati fatti. Continuiamo su questa strada che è quella di Cristo, quella dei Santi.
Per
tutti, anche per la nostra società che dà segni di stanchezza, se vogliamo salvarci
dal naufragio, è necessario seguire la via della povertà, che non è la miseria – questa
è da combattere -, ma è il saper condividere, l’essere più solidali con chi è bisognoso,
il fidarci più di Dio e meno delle nostre forze umane. Mons. Sorrentino ha ricordato
l’opera di solidarietà del vescovo Nicolini, che ha aiutato centinaia di ebrei nascondendoli
nei conventi, e il centro di smistamento segreto era proprio qui, nel vescovado. Anche
questa è spogliazione, che parte sempre dall’amore, dalla misericordia di Dio!
In
questo luogo che ci interpella, vorrei pregare perché ogni cristiano, la Chiesa, ogni
uomo e donna di buona volontà, sappia spogliarsi di ciò che non è essenziale per andare
incontro a chi è povero e chiede di essere amato. Grazie a tutti!