Mons. Bertin sul dramma di Lampedusa: fermare i trafficanti di esseri umani
“Mettere sotto controllo le organizzazioni di trafficanti di esseri umani che sono
una vera e propria piaga e sono i responsabili di così tante morti”: questa la priorità
delle istituzioni, secondo mons. Giorgio Bertin, vescovo di Gibuti, uno dei Paesi
del Corno d’Africa più soggetti all’emigrazione, intervistato dall’agenzia Fides sulla
tragica vicenda avvenuta a Lampedusa, in cui il naufragio di un barcone di migranti
provenienti proprio da quella parte del continente africano, potrebbe aver causato
fino a 300 vittime. “Io ho scelto di venire in questi Paesi come missionario – ha
aggiunto il presule – e ho compreso che la risposta vera a questa tragedia si trova
non nel Mar Mediterraneo o nel Golfo di Aden, ma nell’affrontare i problemi economici,
politici e culturali dei Paesi d’emigrazione”. Il vescovo segnala, comunque, anche
le organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani come obiettivo da combattere
nell’immediato: sono loro, infatti, ad attirare potenziali migranti allettandoli con
false prospettive di una vita migliore e li incoraggiano a intraprendere questi viaggi
della speranza estremamente pericolosi: “Occorre favorire lo sviluppo del rispetto
dei diritti umani in questi Paesi – ha concluso mons. Bertin – è questa la risposta
vera al problema”. (R.B.)