2013-10-04 14:13:08

Corea del Sud. Il centro “Casa di Anna” a Suwon per accogliere i nuovi poveri


Ventuno anni fa, padre Vincenzo Bordo ha fondato la “Casa di Anna”, un centro di accoglienza per aiutare i nuovi poveri di una città ricca come Suwon, in Corea del Sud, dove gli anziani soli, i ragazzi abbandonati, gli uomini senza fissa dimora e i disoccupati rientrano in quella classe di persone dimenticate, pur vivendo in uno dei Paesi più sviluppati del mondo. Dichiara padre Bordo all’agenzia Fides: “Ogni giorno, 500 persone senza fissa dimora usufruiscono della cena e della doccia. Poi, abbiamo un dormitorio. Offriamo assistenza sociale, psicologica e medica. Il fine è reinserire le persone nel tessuto sociale. Per questo, abbiamo creato un laboratorio di formazione professionale, dove si confezionano borse artigianalmente”. Per i ragazzi, il progetto ha assunto delle caratteristiche particolari, spiega padre Bordo: “I ragazzi sono accolti per circa 9 mesi, in cui si cerca di capire i loro problemi. In questo periodo, contattiamo i genitori per conoscere le realtà familiari speso disagiate e difficili. A quel punto, per i ragazzi vi sono tre strade: o tornano in famiglia, o vanno in un nostra casa-famiglia per studiare, o si trasferiscono in un’altra casa-famiglia per inserirsi nel mondo del lavoro”. L’organizzazione è composta da 25 impiegati laici e diversi volontari e da vent’anni va avanti grazie alle elemosine. Padre Bordo afferma: “Non ci è mai mancato nulla: la Provvidenza ci aiuta”. (D.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.