Tragedia del mare a Lampedusa: si temono centinaia di vittime
Potrebbero essere centinaia le vittime nel naufragio di un barcone carico di immigrati
che ha preso fuoco al largo di Lampedusa. Lo temono i soccorritori, che hanno recuperato
finora oltre 90 cadaveri, tra i quali quelli di due bambini, un maschio e una femmina
di meno di tre anni, e di una donna incinta. Mentre molti altri corpi galleggiano
in mare, i superstiti tratti in salvo sono 151 e hanno concordemente raccontato che
a bordo c'erano circa 500 profughi. All'appello mancherebbero almeno trecento persone,
come ha ipotizzato Antonio Candela, commissario straordinario dell'Asp di Palermo
giunto a Lampedusa per coordinare l'assistenza sanitaria ai superstiti. Tra le ipotesi
quella che gli immigrati per farsi notare dall'isola abbiano dato fuoco a una coperta,
da cui si sarebbe originato un incendio a bordo. L'allarme era stato dato da due pescherecci
in navigazione nell'area. Molti i mezzi di soccorso in azione.
"Una notizia
che fa sorgere sentimenti di tristezza e indignazione perché non possiamo continuare
a contare morti come se fossimo semplicemente testimoni". Lo afferma monsignor Francesco
Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione Cei per le migrazioni,
in merito alla nuova tragedia che ha colpito Lampedusa. "Le storie di persone che
si mettono in viaggio, come ha detto il Papa a Lampedusa - aggiunge mons. Montenegro
- sono storie che si intrecciano con le nostre e quindi ci interessano. Papa Francesco
ci ha interrogato se questi morti ci causano lacrime. Ecco perché non possiamo solo
tenere una contabilità o rassegnarci passivamente".
''Fatto il punto su immane
tragedia Lampedusa con Alfano e vertici ministero che si recheranno subito sul luogo
disastro per i primi interventi''. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio,
Enrico Letta.