2013-10-03 11:23:29

Sud Corea: oltre 45mila fedeli alla Messa del card.Filoni a Suwon per il 50° della diocesi


E’ stata una celebrazione eucaristica intensa, vibrante di preghiera e partecipata da oltre 45mila fedeli quella tenutasi questo giovedì nello stadio di Suwon, presieduta dal card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in visita in Corea del Sud. Una Messa che ha fatto memoria del 50° anniversario di fondazione della diocesi di Suwon, e momento conclusivo dell'Anno giubilare diocesano. All'omelia il porporato ha affermato che “alla Chiesa non tocca piangere su un passato che muta, bensì a Lei spetta il compito di ricollocare Gesù Cristo al centro della propria missione, affinché una Chiesa cristologica sia veramente segno di riconciliazione e di speranza nella società e mai smetta di predicare il tempo di grazia del Signore”. Ripercorrendo la storia della diocesi, il cardinale ha ricordato che essa fu istituita da Papa Paolo VI il 7 ottobre 1963, mentre a Roma si svolgeva la seconda Sessione del Concilio Vaticano II, “che, nel giro di poche settimane avrebbe approvato la riforma liturgica e preparava la Costituzione dogmatica sulla Chiesa”, ed ha proseguito: “Possiamo, pertanto, affermare che la Diocesi di Suwon nacque come da una ‘costola’ del Concilio”. Prendendo spunto dalle letture della Messa, il Prefetto del Dicastero Missionario ha messo in evidenza “i profondi cambiamenti sociali ed economici” che toccano oggi settori delicati come la famiglia, la gioventù, la perdita dei valori religiosi e morali, rilevando nel contempo, i tanti frutti dell’azione vivace e pastorale della Chiesa coreana, ed ha concluso: “La crescita vistosa della comunità cattolica in questi anni ci stimola e ci incoraggia a comprendere quanto la gente ha bisogno di Dio e quanto siano sempre pochi gli operai nel suo campo”. Prima della Messa il card. Filoni ha letto il suo Messaggio per la celebrazione giubilare, dove ha ricordato le tappe fondamentali della nascita e della vita della diocesi, tra persecuzioni e successi, e ha definito “provvidenziale” la coincidenza del giubileo di Suwon con la conclusione dell’Anno della Fede, “in grato ricordo di tutti coloro che hanno dato la vita per il Vangelo in questa terra gloriosa”. Infine, prima di impartire la Benedizione Apostolica inviata da Papa Francesco, ha invitato ad un rinnovato impegno missionario. All'agenzia Fides il vescovo di Suwon, mons. Matthias Ri Iong-hoon, ha spiegato che la sua diocesi, in Sud Corea è la seconda per grandezza, dopo Seul: “Abbiamo 430 preti, un milione di cattolici e tante vocazioni. Il Seminario interdiocesano di Suwon accoglie attualmente 190 seminaristi, fra i quali 40 vengono da diocesi confinanti e 2 dalla Cina. Inoltre 1.300 ragazzi del scuole medie frequentano un corso propedeutico all'ingresso in seminario”, riferisce. Sono i frutti di un lavoro pastorale che dura da 50 anni, “caratterizzato da un impegno missionario costante”, spiega. “Lo sforzo di evangelizzazione – prosegue mons. Ri Iong-hoon – ha visto un costante potenziamento delle parrocchie che ora sono 202, con una media di 4.000 fedeli cattolici ognuna. Qui la catechesi e la liturgia hanno l’obiettivo di rafforzare la fede del popolo di Dio. Rivolgiamo, inoltre, la missione soprattutto ai giovani, presi nelle maglie di una cultura che troppo spesso li allontana da Dio. Per questo abbiamo diversi preti impegnati nel Centro diocesano di Pastorale giovanile". Altro aspetto che vede la Chiesa in prima linea è la pastorale sociale: “Siamo impegnati nell’accoglienza e assistenza degli immigrati, che vengono per lavoro in Corea da Paesi come Filippine, Cina, Vietnam ma anche da Africa e America Latina. Siamo attivi nella pastorale delle carceri. Un settore speciale della Caritas è l’accompagnamento ai cittadini della Corea del Nord: li aiutiamo a inserirsi nel tessuto sociale: sono 30mila in tutta la Corea, dei quali 7mila a Suwon”, puntualizza mons. Ri. Non manca la presenza nel settore-chiave dell’istruzione: la Chiesa gestisce 40 asili, 5 scuole elementari, 5 scuole medie, 2 licei con oltre 3.000 giovani iscritti. “In queste opere, che mostrano la presenza viva della Chiesa nella società, il laicato cattolico è molto attivo, dinamico e ben organizzato. Oltre 30 fra associazioni e movimenti ecclesiali offrono un contributo fondamentale nel lavoro pastorale”, conclude il vescovo". (R.P.)







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