Indonesia: islamisti bloccano la costruzione di una chiesa cattolica che ha regolare
permesso
Leader religiosi cristiani e musulmani esprimono sgomento dopo le vivaci proteste
organizzate nei giorni scorsi da gruppi integralisti islamici per bloccare la costruzione
di una chiesa cattolica a Tangerang, nella parte occidentale dell’isola di Giava,
a circa 25 chilometri da Giakarta. Un presidio di oltre 200 militanti dell’Islamic
Defenders Front (Fpi) ha cercato di fermare l’insediamento del cantiere edilizio.
Secondo la Chiesa locale, i gruppi islamisti stanno cercando “di seminare la divisione
religiosa”. I fedeli cattolici della parrocchia di Santa Bernadette dicono di avere
un regolare permesso per costruire la chiesa, che potrà accoglierà circa 11.000 fedeli.
Padre Benny Susetyo, segretario della Commissione per il Dialogo interreligioso nella
Conferenza episcopale indonesiana, conferma a Fides che la chiesa ha ottenuto regolare
concessione edilizia l'11 settembre scorso. Il parroco locale, padre Paulus Dalu Lubur
nota che “non abbiamo ancora fissato la posa della prima pietra. Non comprendo le
proteste perché l’edificazione ha l’approvazione dei leader religiosi locali, anche
musulmani”. Fra la popolazione di Tangerang circolano volantini dell’Islamic Defenders
Front (Fpi) e di altre organizzazioni islamiche unite nel forum islamico “Sudimara
Pinang” che si oppone alla costruzione. Secondo il Forum, “la chiesa è una minaccia
per l'islam, e se la costruzione della chiesa va avanti, i cristiani convertiranno
i musulmani nei prossimi decenni”. Come appreso da Fides, i leader religiosi musulmani
a Tangerang hanno preso le distanze da tale posizione, affermando che “è sbagliato
fomentare tensioni religiose” e appellandosi alla tolleranza e alla pacifica convivenza
interreligiosa, tratto essenziale dell’Indonesia. Secondo Benedict Roger, attivista
cattolico, fra i responsabili dell’Ong “Christian Solidarity Worldwide” (Csw), l’episodio
è un campanello di allarme per la libertà religiosa. Di ritorno da un viaggio in Indonesia,
ricordando gli attacchi subìti anche da altre minoranze religiose, come sciiti e ahmadi,
Rogers afferma in una nota invita a Fides: “Mentre molti indonesiani restano impegnati
per l'armonia religiosa, a tutti i livelli, il presidente Susilo Bambang Yudhoyono
e il suo governo non stanno facendo nulla per combattere l'intolleranza. Non solo
non riescono a proteggere le minoranze religiose, ma negli ultimi dieci anni hanno
introdotto leggi che violano la libertà religiosa”. (R.P.)