Consiglio di cardinali. P. Lombardi: riforma Curia, orientamento è per una nuova Costituzione
Ultimo giorno, questo giovedì in Vaticano, per le riunioni del Consiglio di cardinali,
il gruppo di otto porporati che ha il compito di coadiuvare il Pontefice nel governo
della Chiesa e nel progetto di revisione della Curia Romana. I lavori erano cominciati
martedì mattina. I prossimi incontri del Consiglio si terranno tra il 3 e il 5 dicembre.
In Sala Stampa vaticana, il briefing di padre Federico Lombardi. Il servizio di Giada
Aquilino:
La riforma della
Curia Romana in primo piano nei lavori del Consiglio di cardinali. Lo ha chiarito
subito il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi:
“L’orientamento
non è verso un semplice aggiornamento della ‘Pastor bonus’, con ritocchi o modifiche
marginali, ma verso la stesura di una Costituzione con novità assai consistenti: insomma,
credo che dovremo aspettare una nuova Costituzione, al termine di questo lavoro del
Consiglio e del Papa con il suo Consiglio. Che però è un lavoro che richiederà un
tempo adeguato, evidentemente”.
L’intenzione è quella di mettere in rilievo
la natura "di servizio" da parte della Curia alla Chiesa universale e alle Chiese
locali, in termini di sussidiarietà e non di centralismo. In questo quadro si collocano
le funzioni e il ruolo della Segreteria di Stato, che - ha sottolineato padre Lombardi
- dev’essere a tutti gli effetti “segreteria del Papa”:
“La riflessione
del Consiglio sul tema della Segreteria di Stato, delle sue funzioni, del suo ruolo
è utile al Santo Padre anche proprio in questo momento, in vista degli orientamenti
che egli voglia dare al prossimo segretario di Stato: il 15 ottobre, infatti, c’è
un nuovo segretario di Stato che entra in funzione e quindi evidentemente chiederà
al Papa di dargli orientamenti, indicazioni. E allora il fatto che il Papa, con il
Consiglio, abbia già incominciato a riflettere sulle funzioni, sul ruolo della Segreteria
di Stato, naturalmente aiuta il Papa in questa situazione, alla vigilia dell’entrata
in carica del nuovo segretario di Stato”.
Al tavolo degli otto cardinali
si è trattato anche dell’ipotesi di un moderator curiae, una possibile nuova
figura di coordinamento tra i dicasteri e gli uffici della Curia. Notevole attenzione
è stata data al ruolo dei laici nella Chiesa, affinché ci siano in futuro ulteriori
istituzioni ad hoc. Ripreso inoltre l’argomento del prossimo Sinodo dei vescovi. Presente,
ma non trattato alle sessioni di lavoro, il tema del riordino delle amministrazioni
temporali e delle istituzioni a ciò deputate.