2013-10-02 17:04:39

Sì del Senato al Governo Letta. Dietrofront di Berlusconi che vota la fiducia


Con 235 sì e 70 no, il Governo Letta incassa la fiducia al Senato dopo la retromarcia di Berlusconi che all’ultimo ha deciso di dare l’assenso. A favore, dunque, Pdl, Pd Scelta civica. Contrari Movimento 5 Stelle, Lega e Sel. La parola passa ora alla Camera dove è nuovamente intervenuto il premier Letta. Il voto di fiducia è previsto intorno alle ore 21. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

Il Governo Letta sembra, dunque, andare avanti. Dopo il sostegno assicurato già da ieri da Alfano e dal gruppo delle cosiddette colombe del Pdl, stamani a sorpresa, contrariamente a quanto annunciato prima, Berlusconi dà la fiducia, “non senza interno travaglio”, specifica nel discorso. Un voto improvviso che nasconde una sconfitta, commenta il presidente dei senatori Pd, Zanda. Dopo essere intervenuto al Senato in mattinata, nel pomeriggio Letta parla alla Camera. Serve un governo forte per affrontare rapidamente tre esigenze: l'impasse istituzionale, la crisi economica e il rapporto con l'Europa. E precisa che nella legge di stabilità "il cuore di tutto sarà la riduzione delle tasse sul lavoro" e del "cuneo fiscale" ed in particolare per rendere più pesante la busta paga. Quindi dice basta ai ricatti: “oggi è stato dimostrato che il governo non casca”. Lavorerò, promette, con una maggioranza politica coesa. Intanto dopo la spaccatura registrata fino a stamani sul sostegno a Letta, nel Pdl è ancora alta la tensione. Ci sono due classi dirigenti incompatibili, dice Quagliarello e alla Camera Cicchitto ha ottenuto di formare un nuovo gruppo parlamentare con 12 deputati del Pdl.







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