2013-10-02 13:31:59

Secondo giorno di lavori per il Consiglio di cardinali: briefing di padre Lombardi


Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto un briefing sull’incontro del Papa con il “Consiglio di Cardinali”, da lui creato per consigliarlo sul governo della Chiesa universale e sulla riforma della Curia Romana.

I membri del Consiglio – ha riferito - hanno celebrato stamani la Messa con il Papa a Santa Marta, così come è successo ieri e avverrà domani. L’inizio del lavoro del Consiglio, dunque, sono la preghiera e la concelebrazione con il Santo Padre nella Cappella di Santa Marta. La prima riunione si è svolta nella Biblioteca privata della Terza Loggia, quindi nell’appartamento papale precedente. Ma da ieri pomeriggio e anche adesso a continuare – ha detto padre Lombardi - il gruppo si è ritrasferito a Santa Marta per continuare i lavori in una piccola sala, non lontana dalla Cappella.

L’orario è intenso. Mattina e pomeriggio, dalle 9.00 alle 12.30 al mattino; e dalle 16.00 alle 19.00. Il Papa ieri ha partecipato sia alla mattina, sia al pomeriggio; questa mattina a causa dell’udienza generale, invece il Papa non ha partecipato. Oggi pomeriggio e domani il Papa sarà di nuovo presente, a parte il tempo dell’udienza al Convegno di Justitia e Pax.

Il Papa – ha sottolineato padre Lombardi - mette in rilievo il significato del Chirografo, che è un documento ufficiale che ha istituzionalizzato il Consiglio, gli ha dato uno status giuridico, una certa stabilità e continuità nel tempo, anche al di là di questa prima riunione. Per quanto riguarda i membri, padre Lombardi ha precisato che non si tratta di delegati continentali, ma di membri del Collegio episcopale, che sono anche cardinali, e che hanno una ricca esperienza, provengono da diocesi importanti di diverse parti del mondo, per scelta del Santo Padre, e in questo modo sono adatti a cogliere, a conoscere le problematiche reali della Chiesa nelle diverse parti del mondo. Ma il criterio di rappresentanza continentale è un criterio con cui il Papa li ha scelti, perché rappresentassero la Chiesa universale, ma non è una delegazione: loro non sono delegati da parte degli Episcopati delle diverse parti del mondo.
Si tratta anche di persone – questo lo sappiamo, ma non è inutile ricordarlo, ha aggiunto padre Lombardi – che godono tutte anche di grande fiducia e apprezzamento personale da parte del Papa, con cui il Papa si sente in sintonia. Quindi sente di poter essere aiutato da questo Consiglio ad andare avanti su una linea da lui sentita come giusta per il governo della Chiesa. Questo non è indifferente: nel senso che il fatto che ci sia un rapporto di fiducia e di conoscenza personale tra il Papa e i membri e quindi – di conseguenza – tra i membri fra di loro naturalmente facilita anche l’esistenza di un clima di fiducia, di serenità e di efficacia anche del dialogo che si svolge con molta serenità e con molta naturalezza.

Ieri mattina c’è stata prima una breve introduzione del Papa e poi c’è stata anche una riflessione introduttiva fra i membri sull’ecclesiologia a partire dal Vaticano II, a partire dal Concilio. Questo – hanno tenuto a specificarmelo – perché si capisca che il lavoro non vuol essere un lavoro di carattere esclusivamente o principalmente organizzativo, di efficienza di una istituzione e della sua organizzazione. Ma è un lavoro che si colloca in un orizzonte di una visione della Chiesa teologica, spirituale, ispirata dalla ecclesiologia del Concilio, di cui si vuole portare avanti l’attuazione. Una riflessione, dunque, sulla Chiesa, ispirata al Concilio, sulla sua missione, sul rapporto fra Chiesa universale e Chiese locali, sul tema della comunione, della partecipazione, della collegialità nella conduzione della Chiesa, sul tema della Chiesa dei poveri, dei laici nella Chiesa, sul carattere di servizio di tutte le istituzioni ecclesiali e la responsabilità di tutti i membri della Chiesa per il bene comune. Tutta una serie di temi caratteristici della visione della Chiesa – ha detto il portavoce vaticano - che abbiamo ricevuto dal Concilio e che sono molto presenti come sfondo e come base per il lavoro del gruppo. Alla luce di questo poi si ragiona sulle strutture di governo, sugli strumenti di governo. Un punto – ha precisato - che ho visto che il gruppo riteneva molto significativo e mi hanno detto esplicitamente di notarlo e di richiamarlo alla vostra attenzione.

Ognuno dei partecipanti ha presentato una sintesi dei suggerimenti ricevuti. E ha anche portato degli appunti su questo, che fanno parte poi della documentazione comune a disposizione dei membri del Consiglio per il lavoro. Si è fatto, quindi, insieme una classificazione anche dei grandi temi da affrontare da parte del Consiglio nel suo lavoro e non solo in questa sessione, ma in quelle successive. Questo per quanto riguarda la mattina.

Nel pomeriggio, invece – ha continuato padre Lombardi - si è passato a trattare direttamente e esplicitamente il tema del Sinodo dei Vescovi. E si è dato una certa priorità a questo tema già nella riunione di ieri pomeriggio sia per l’importanza della partecipazione dell’Episcopato tramite lo strumento dei Sinodi alla vita della Chiesa universale, sia anche per una certa urgenza di precisare e avviare la preparazione del prossimo Sinodo. Quindi noi possiamo attenderci – credo – in tempi non lunghi, non so se la settimana prossima o entro due settimane, delle informazioni più precise da parte della Segreteria del Sinodo sul tema, sul modo di realizzare il prossimo Sinodo. Come sapete – ha proseguito padre Lombardi - ci sono stati già dei cenni da parte del Papa su questo: l’idea del Sinodo straordinario, del Sinodo ordinario e così via.

Il nuovo segretario generale del Sinodo, mons. Baldisseri, era presente alla riunione del pomeriggio per parlare del Sinodo. Sono stati fatti, nella conversazione, anche contribuiti e osservazioni sul regolamento del Sinodo per migliorarlo. Quindi si è parlato di temi, di modo di realizzare il Sinodo e anche di metodo di lavoro del Sinodo. In questo sono stati dati i contribuiti al segretario che adesso vi lavorerà. Per quanto riguarda il tema, il Papa aveva fatto dei riferimenti a un tema di carattere antropologico, la persona e la famiglia, alla luce del Vangelo. Ma lasciamo che adesso venga precisato e formalizzato dalla Segreteria del Sinodo.

Padre Lombardi ha poi fatto riferimento ad un altro argomento di rilievo. Il Papa aveva detto che si sarebbe parlato in occasione del Sinodo, ma anche in occasione del “Consiglio di Cardinali” di grandi temi che riguardano la pastorale familiare. Ecco allora anche di questo si è trattato su come affrontarli, su come prepararne lo studio; in quali modi affrontare lo studio e l’approfondimento di queste grandi tematiche della pastorale familiare, matrimoniale, di cui il Papa ha già fatto cenno e che sarà all’ordine del giorno dell’attività della Chiesa nei prossimi tempi.

Dopo di questo – ha detto padre Lombardi - è stato fondamentalmente sul Sinodo il lavoro del pomeriggio e adesso si riprende il lavoro sugli altri temi che erano già sul tavolo del “Consiglio di Cardinali”, che possono riguardare la riforma della Curia nei suoi vari aspetti: il rapporto dei dicasteri con il Santo Padre, il coordinamento dei dicasteri e la funzione della Segreteria di Stato e così via… Sono temi molto ampi, articolati su cui c’è un’ampia quantità di suggerimenti e di spunti che sono stati presentati. Adesso lavoreranno anche su questa tematica. Però credo che sia un lavoro da prevedere un po’ a lungo termine: non è che abbiamo da aspettarci delle conclusioni in tempi brevi o nell’arco di questa tornata di lavori.











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