Secondo giorno di lavori per il Consiglio di cardinali: briefing di padre Lombardi
Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto un briefing
sull’incontro del Papa con il “Consiglio di Cardinali”, da lui creato per consigliarlo
sul governo della Chiesa universale e sulla riforma della Curia Romana.
I
membri del Consiglio – ha riferito - hanno celebrato stamani la Messa con il Papa
a Santa Marta, così come è successo ieri e avverrà domani. L’inizio del lavoro del
Consiglio, dunque, sono la preghiera e la concelebrazione con il Santo Padre nella
Cappella di Santa Marta. La prima riunione si è svolta nella Biblioteca privata della
Terza Loggia, quindi nell’appartamento papale precedente. Ma da ieri pomeriggio e
anche adesso a continuare – ha detto padre Lombardi - il gruppo si è ritrasferito
a Santa Marta per continuare i lavori in una piccola sala, non lontana dalla Cappella.
L’orario è intenso. Mattina e pomeriggio, dalle 9.00 alle 12.30 al mattino;
e dalle 16.00 alle 19.00. Il Papa ieri ha partecipato sia alla mattina, sia al pomeriggio;
questa mattina a causa dell’udienza generale, invece il Papa non ha partecipato. Oggi
pomeriggio e domani il Papa sarà di nuovo presente, a parte il tempo dell’udienza
al Convegno di Justitia e Pax.
Il Papa – ha sottolineato padre Lombardi -
mette in rilievo il significato del Chirografo, che è un documento ufficiale che ha
istituzionalizzato il Consiglio, gli ha dato uno status giuridico, una certa stabilità
e continuità nel tempo, anche al di là di questa prima riunione. Per quanto riguarda
i membri, padre Lombardi ha precisato che non si tratta di delegati continentali,
ma di membri del Collegio episcopale, che sono anche cardinali, e che hanno una ricca
esperienza, provengono da diocesi importanti di diverse parti del mondo, per scelta
del Santo Padre, e in questo modo sono adatti a cogliere, a conoscere le problematiche
reali della Chiesa nelle diverse parti del mondo. Ma il criterio di rappresentanza
continentale è un criterio con cui il Papa li ha scelti, perché rappresentassero la
Chiesa universale, ma non è una delegazione: loro non sono delegati da parte degli
Episcopati delle diverse parti del mondo. Si tratta anche di persone – questo lo
sappiamo, ma non è inutile ricordarlo, ha aggiunto padre Lombardi – che godono tutte
anche di grande fiducia e apprezzamento personale da parte del Papa, con cui il Papa
si sente in sintonia. Quindi sente di poter essere aiutato da questo Consiglio ad
andare avanti su una linea da lui sentita come giusta per il governo della Chiesa.
Questo non è indifferente: nel senso che il fatto che ci sia un rapporto di fiducia
e di conoscenza personale tra il Papa e i membri e quindi – di conseguenza – tra i
membri fra di loro naturalmente facilita anche l’esistenza di un clima di fiducia,
di serenità e di efficacia anche del dialogo che si svolge con molta serenità e con
molta naturalezza.
Ieri mattina c’è stata prima una breve introduzione del
Papa e poi c’è stata anche una riflessione introduttiva fra i membri sull’ecclesiologia
a partire dal Vaticano II, a partire dal Concilio. Questo – hanno tenuto a specificarmelo
– perché si capisca che il lavoro non vuol essere un lavoro di carattere esclusivamente
o principalmente organizzativo, di efficienza di una istituzione e della sua organizzazione.
Ma è un lavoro che si colloca in un orizzonte di una visione della Chiesa teologica,
spirituale, ispirata dalla ecclesiologia del Concilio, di cui si vuole portare avanti
l’attuazione. Una riflessione, dunque, sulla Chiesa, ispirata al Concilio, sulla sua
missione, sul rapporto fra Chiesa universale e Chiese locali, sul tema della comunione,
della partecipazione, della collegialità nella conduzione della Chiesa, sul tema della
Chiesa dei poveri, dei laici nella Chiesa, sul carattere di servizio di tutte le istituzioni
ecclesiali e la responsabilità di tutti i membri della Chiesa per il bene comune.
Tutta una serie di temi caratteristici della visione della Chiesa – ha detto il portavoce
vaticano - che abbiamo ricevuto dal Concilio e che sono molto presenti come sfondo
e come base per il lavoro del gruppo. Alla luce di questo poi si ragiona sulle strutture
di governo, sugli strumenti di governo. Un punto – ha precisato - che ho visto che
il gruppo riteneva molto significativo e mi hanno detto esplicitamente di notarlo
e di richiamarlo alla vostra attenzione.
Ognuno dei partecipanti ha presentato
una sintesi dei suggerimenti ricevuti. E ha anche portato degli appunti su questo,
che fanno parte poi della documentazione comune a disposizione dei membri del Consiglio
per il lavoro. Si è fatto, quindi, insieme una classificazione anche dei grandi temi
da affrontare da parte del Consiglio nel suo lavoro e non solo in questa sessione,
ma in quelle successive. Questo per quanto riguarda la mattina.
Nel pomeriggio,
invece – ha continuato padre Lombardi - si è passato a trattare direttamente e esplicitamente
il tema del Sinodo dei Vescovi. E si è dato una certa priorità a questo tema già nella
riunione di ieri pomeriggio sia per l’importanza della partecipazione dell’Episcopato
tramite lo strumento dei Sinodi alla vita della Chiesa universale, sia anche per una
certa urgenza di precisare e avviare la preparazione del prossimo Sinodo. Quindi noi
possiamo attenderci – credo – in tempi non lunghi, non so se la settimana prossima
o entro due settimane, delle informazioni più precise da parte della Segreteria del
Sinodo sul tema, sul modo di realizzare il prossimo Sinodo. Come sapete – ha proseguito
padre Lombardi - ci sono stati già dei cenni da parte del Papa su questo: l’idea del
Sinodo straordinario, del Sinodo ordinario e così via.
Il nuovo segretario
generale del Sinodo, mons. Baldisseri, era presente alla riunione del pomeriggio per
parlare del Sinodo. Sono stati fatti, nella conversazione, anche contribuiti e osservazioni
sul regolamento del Sinodo per migliorarlo. Quindi si è parlato di temi, di modo di
realizzare il Sinodo e anche di metodo di lavoro del Sinodo. In questo sono stati
dati i contribuiti al segretario che adesso vi lavorerà. Per quanto riguarda il tema,
il Papa aveva fatto dei riferimenti a un tema di carattere antropologico, la persona
e la famiglia, alla luce del Vangelo. Ma lasciamo che adesso venga precisato e formalizzato
dalla Segreteria del Sinodo.
Padre Lombardi ha poi fatto riferimento ad un
altro argomento di rilievo. Il Papa aveva detto che si sarebbe parlato in occasione
del Sinodo, ma anche in occasione del “Consiglio di Cardinali” di grandi temi che
riguardano la pastorale familiare. Ecco allora anche di questo si è trattato su come
affrontarli, su come prepararne lo studio; in quali modi affrontare lo studio e l’approfondimento
di queste grandi tematiche della pastorale familiare, matrimoniale, di cui il Papa
ha già fatto cenno e che sarà all’ordine del giorno dell’attività della Chiesa nei
prossimi tempi.
Dopo di questo – ha detto padre Lombardi - è stato fondamentalmente
sul Sinodo il lavoro del pomeriggio e adesso si riprende il lavoro sugli altri temi
che erano già sul tavolo del “Consiglio di Cardinali”, che possono riguardare la riforma
della Curia nei suoi vari aspetti: il rapporto dei dicasteri con il Santo Padre, il
coordinamento dei dicasteri e la funzione della Segreteria di Stato e così via… Sono
temi molto ampi, articolati su cui c’è un’ampia quantità di suggerimenti e di spunti
che sono stati presentati. Adesso lavoreranno anche su questa tematica. Però credo
che sia un lavoro da prevedere un po’ a lungo termine: non è che abbiamo da aspettarci
delle conclusioni in tempi brevi o nell’arco di questa tornata di lavori.