Memoria degli Angeli Custodi. Don Lavatori: ci sono sempre accanto per invitarci al
bene
Intermediari, protettori e messaggeri. Sono questi alcuni dei tratti peculiari che
contraddistinguono gli Angeli Custodi, di cui ieri la Chiesa ha celebrato la memoria.
Al termine dell’udienza generale, Papa Francesco ha auspicato ieri mattina che “la
loro presenza rafforzi in ciascuno” la certezza che Dio accompagna l’uomo “nel cammino
della vita”. Sulla natura degli Angeli Custodi, Amedeo Lomonaco ha intervistato
donRenzo Lavatori, studioso di demonologia e angelologia:
R. – Gli Angeli
Custodi sono essere spirituali, messaggeri di Dio, di cui parla sia l’Antico Testamento
che il Nuovo Testamento, tutta la tradizione della Chiesa, che assistono ogni creatura
umana, in particolare dopo il Battesimo, dall’inizio dell’esistenza fino alla fine,
anche nell’ultimo momento, quando si muore e si va verso il Regno dei Cieli. Sono
i nostri protettori, consolatori, quelli che ci illuminano e che ci guidano, ci difendono
da ogni male, ci accompagnano con grande dedizione, amore, e con grande generosità.
Sono veramente i nostri amici, i migliori, gli Angeli Custodi.
D. – Cosa può
e deve fare l’uomo per rendere sempre più feconda questa amicizia?
R. – Loro
non possono forzare la libertà umana. Il libero arbitrio, una facoltà che Dio ci ha
donato, è a nostra disposizione soltanto. Neanche Dio può obbligarci a fare certe
cose. Per cui, l’Angelo ha una presenza molto delicata, dolce, soave, ma costante.
Tuttavia, richiede la nostra disponibilità ai valori che loro ci propongono e che
sono quelli del bene, della verità, dell’onestà, della bontà, dell’amore. Come sappiamo,
sono i valori evangelici che sono la nostra vera felicità anche su questa terra. Però,
lo fanno con questo spirito di delicatezza, senza forzare. Occorre perciò, primo,
una sensibilità interiore e, secondo, la preghiera. Noi abbiamo quella piccola formula,
ma molto bella, tradizionale, “Angelo di Dio che sei mio custode”, che in effetti
andrebbe detta senza timore, anche quando ci troviamo nelle difficoltà, sia fisiche
sia psichiche, sia spirituali. Quando ci troviamo davanti a difficoltà anche economiche,
a tutti i livelli, anche nelle piccole cose di ogni giorno, possiamo invocare questa
presenza e questa preghiera apre un certo "feeling" con loro che ci consente poi di
essere maggiormente protetti e aiutati dal nostro Angelo Custode. E poi, terzo, anche
un po’ di raccoglimento, il silenzio perché lo spirito parla nel silenzio. Se la creatura
umana vive sempre nel chiasso, nella grande confusione, senza avere mai dei momenti
di concentrazione, anche di silenzio e di raccoglimento, fa fatica a percepire la
loro presenza e perciò resta fuori da questo flusso di amore, di grazia che loro ci
passano e ci comunicano. Perché loro non fanno niente di loro iniziativa. Trasmettono
a noi ciò che Dio loro ordina e ciò che fa bene a noi, ma la fonte primaria della
nostra salvezza è sempre in Dio, in Cristo, nella potenza dello Spirito. Loro sono
intermediari, strumenti secondari, ma importanti affinché questa grazia di Dio arrivi
a noi e porti frutto.
D. – Sono intermediari e sono anche dei messaggeri come
dice il nome. Come saper riconoscere i messaggi degli Angeli Custodi?
R. –
Qui occorre veramente un piccolo discernimento, che i direttori spirituali nella tradizione
della Chiesa hanno sempre suggerito. Il discernimento è questo: se il suggerimento
che uno sente di fare una cosa piuttosto che un’altra, conduce a una certa serenità
e quiete interiore è chiaro che viene dallo spirito buono. Se invece questo suggerimento
porta ansia, preoccupazione, agitazione, allora non viene dallo spirito buono, ma
dallo spirito cattivo, perché l’Angelo Custode è sempre accanto a noi – non c’è un
"angelo cattivo" accanto a noi – però il diavolo, anche lui, prova a tentarci, a sedurci,
a portarci fuori dalla strada che invece gli Angeli ci indicano.
D. – Tutta
la vita della Chiesa beneficia di questo aiuto misterioso, potente degli Angeli…
R.
– Con l’Angelo Custode intendiamo soprattutto l’angelo personale di ciascuno, che
è irripetibile. Il mio Angelo Custode è commisurato alla mia personalità, alla mia
sensibilità, alla mia struttura personale. Questo è l’Angelo Custode. Nella tradizione
della Chiesa, c’è anche l’Angelo che protegge le nazioni, come l’Angelo del Portogallo
quando è apparsa Maria a Fatima. Poi, ci sono gli Angeli che custodiscono anche le
comunità cristiane, come le parrocchie, le diocesi: nell’Apocalisse, appunto, si parla
dei sette Angeli che stanno a guardia delle sette chiese. Quindi, anche le comunità
cristiane, cioè le chiese, hanno il loro angelo. E così anche tutta la Chiesa universale,
la Chiesa cattolica, ha il suo angelo protettore. In questo senso, quindi, la custodia
degli Angeli si apre dall’individuo alle comunità e anche, in particolare, alle chiese
diocesane locali, come dice il Vaticano II, che poi sono unite sotto l’unico pastore
che è il vescovo di Roma. Tutto questo complesso, che è l’organismo vitale di Cristo,
il suo Corpo mistico, naturalmente è accompagnato dagli Angeli Custodi.