2013-10-02 20:02:34

Berlusconi dà la fiducia a Letta. In serata il voto alla Camera


Ieri sera il voto di fiducia alla Camera, dopo il sì del Senato in mattinata al Governo Letta con la retromarcia a sorpresa di Silvio Berlusconi che alla fine ha deciso di dare l’assenso all’esecutivo. A favore, dunque, Pdl, Pd e Scelta civica. Contrari Movimento 5 Stelle, Lega e Sel. "Sono convinto che oggi facciamo un passo avanti molto forte”, “la pazienza del Paese è finita”, ha detto il premier Enrico Letta. Dalla Commissione e dal Consiglio Ue: bene la stabilità politica in Italia. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

Una giornata politica intensa apertasi con il sì del Senato al Governo Letta e la marcia indietro di Silvio Berlusconi che stamani ha deciso all’ultimo di dare la fiducia, “non senza interno travaglio”, specifica nel discorso. Un voto improvviso che nasconde una sconfitta, commenta il presidente dei senatori Pd, Zanda. In realtà tecnicamente il Governo sembrava già avere i numeri necessari a Palazzo Madama grazie al sostegno assicurato fin da ieri da Alfano e dal gruppo delle cosiddette colombe del Pdl. Nonostante il voto unito per il sì, nel Pdl rimane comunque alta la tensione. Alla Camera Fabrizio Cicchitto ottiene di formare un nuovo gruppo parlamentare con 12 deputati del Pdl ma, secondo quanto comunicato, potrebbero arrivare a 26. "I gruppi si faranno” aveva detto da parte sua Roberto Formigoni spiegando che stasera ne parleranno anche al Senato dove ci sarebbero almeno 25 persone. E con quella che sembra una contromossa interna al partito, tra i banchi di Montecitorio parte una raccolta di firme per confermare l'adesione al gruppo Pdl-Forza Italia. Intanto, oggi Letta è intervenuto in mattinata al Senato e nel pomeriggio alla Camera segnalando che serve un governo forte per affrontare rapidamente tre esigenze: l'impasse istituzionale, la crisi economica e il rapporto con l'Europa. Poi precisa che nella legge di stabilità "il cuore di tutto sarà la riduzione delle tasse sul lavoro" e del "cuneo fiscale", in particolare per rendere più pesante la busta paga. Bisogna trovare l’accordo per cambiare la legge elettorale. Quindi dice basta ai ricatti: “oggi è stato dimostrato che il governo non casca”. Lavorerò, promette, con una maggioranza politica coesa. Plaude l’Europa: la Commissione e il Consiglio Ue sottolineano che la stabilità politica è vitale per l’Italia.

Ultimo aggiornamento: 3 ottobre







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