2013-10-01 15:11:45

Si chiude a Roma l'incontro di Sant'Egidio. Riccardi: alimentiamo un movimento di pace lanciato dalle religioni


Chiusura oggi a Roma della XXVII edizione dell’incontro delle religioni per la pace, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Stamattina il bilancio delle tavole rotonde - alle quali hanno preso parte oltre 400 ospiti - l’ha tirato il fondatore della Comunità, Andrea Riccardi. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

I convegni di Sant’Egidio mettono al centro l’ascolto paziente dell’altro. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità, traccia il bilancio dell’incontro 2013, quest’anno a Roma, città – ha spiegato Riccardi – che dovrebbe tornare a essere crocevia di uomini e religioni, per uscire dal ripiegamento in cui vive. Al centro dell’appuntamento di quest’anno, soprattutto la crisi siriana. Riccardi ricorda la giornata di preghiera indetta da Papa Francesco, che ha segnato la rivolta dello spirito di fronte alla guerra in Siria, non uno dei problemi – dice Riccardi - ma "il problema" di oggi di fronte al quale la comunità internazionale, da parte occidentale così come da parte araba, ha rivelato il suo limitato livello di coscienza. Altro importante tema al centro dei lavori di questi giorni: il terrorismo di matrice religiosa. Le armi non bastano per combatterlo – ha proseguito Riccardi – c’è una dimensione spirituale fondamentale nella lotta al terrorismo, occorre dunque alimentare la creazione di un movimento di pace lanciato dalle religioni. Riccardi non ha mancato di sottolineare le importanti parole rivolte dal Papa ieri, durante l’udienza ai membri della comunità e ai loro ospiti a Roma:

"Noi ci sentiamo molto vicini a quello che Papa Francesco dice, perché sta toccando punti vitali del nostro presente e della nostra realtà. Papa Francesco dà un messaggio di speranza che non è un codice ma parte dall’assimilazione in noi stessi: c’è un impegno di tutte le religioni, perché il terrorismo religioso divide le religioni".

Così come durante l’assemblea di apertura, Riccardi ha toccato il grave momento vissuto dall’Italia, la cui crisi – dice – è l’espressione del teatro della politica lontano dai drammi veri:

"Non si tiene conto del dramma reale degli italiani e del mondo: abbiamo bisogno di un governo stabile perché questo è un Paese che vive a contatto con il dramma della gente".

Oggi pomeriggio, in piazza del Campidoglio, si svolgerà la cerimonia finale, con la lettura dell’Appello di pace firmato da tutti i leader religiosi presenti all’incontro. Tre le assi portanti del messaggio: ripudio del terrorismo, affermazione della speranza e affermazione del dialogo per la soluzione dei problemi. L’appuntamento con l’incontro 2014 - in occasione del centenario dello scoppio della Prima Guerra mondiale - sarà ad Anversa, in Belgio, primo Paese ad essere invaso dai tedeschi – ricorda in chiusura Riccardi – e dove vennero utilizzate per prime le armi chimiche, come l’iprite. Dal Belgio, quindi, arriverà un monito a non dimenticare e un’indicazione all’Europa tutta a responsabilizzarsi di fronte ai drammi della guerra.







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