2013-10-01 14:02:22

India. Pogrom dell'Orissa: 7 cristiani rischiano condanna ingiusta per omicidio


Oggi il tribunale di Mumbai emetterà la sentenza definitiva contro 7 cristiani accusati di aver ucciso Laxamananda Saraswati, un leader del partito estremista Indù “Vishwa Hindu Parishad”. L’omicidio avvenne durante i pogrom avvenuti nella zona dell’Orissa nel 2008, quando si scatenarono violente persecuzioni contro le comunità non indù e specialmente contro i cristiani, ma ad aver rivendicato l’omicidio di Saraswati sono stati, fin da principio, i maoisti. Gli imputati erano stati assegnati ad un tribunale speciale per i fatti dell’Orissa, che avrebbe dovuto agire per direttissima ma che, dopo 5 anni in cui gli imputati sono rimasti in carcere, ha girato il caso ad un tribunale ordinario. "È vergognoso”, dichiara all'agenzia AsiaNews, Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians “che dei padri di famiglia innocenti siano stati sbattuti in carcere per quasi cinque anni e sottoposti a processi farsa per un crimine che non hanno commesso". Ancora oggi la situazione dei cristiani dell’Orissa è drammatica, oltre ad aver perso le proprie case e proprietà durante i pogrom, vivono ora l’allontanamento e il boicottaggio della maggioranza indù che li confina in situazioni di estrema povertà. (D.P.)

Ultimo aggiornamento: 3 ottobre







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