Siria. Assad alla tv italiana: “Rispetteremo la risoluzione Onu sulle armi chimiche”
“Rispetteremo fino in fondo la risoluzione Onu sullo smantellamento delle armi chimiche”.
E’ Bashar al Assad a dirlo, durante un’intervista alla tv italiana. Il presidente
siriano assicura, inoltre, l'impegno e la collaborazione del suo governo agli esperti
dell'Opac, ma dall'altra mette in guardia dai "problemi di aspetto tecnico", riguardanti
lo smaltimento. E intanto sul terreno è ancora violenza. Il servizio è di Marina
Calculli:
Assad ribadisce
ancora, in un’intervista concessa alla tv italiana, che rispetterà gli accordi sul
disarmo chimico. E proprio oggi un team di 20 esperti delle Nazioni Unite partirà
dalla Norvegia in direzione Damasco per monitorare la prima delle tante fasi previste
per smantellare l’arsenale chimico siriano, uno dei più grandi al mondo, e per di
più durante una guerra civile. Una missione non facile, come lo stesso raìs ha ammesso
ieri nell’intervista: alcune armi, infatti, si trovano in zone per lo più controllate
dai ribelli. Bashar è ritornato poi sull’attacco del 21 agosto, rigettando categoricamente
la tesi di chi lo vede responsabile e escludendo che qualcuno tra gli alti ranghi
militari abbia avviato l’attacco senza consultarlo perché – dice Assad – unità specializzate
nel maneggiare queste armi avrebbero dovuto essere chiamate e congiungersi all’esercito.
Senza mezzi termini inoltre Assad ha criticato il ruolo dell’Europa, sottomessa agli
Stati Uniti nell’assumere le sue decisioni politiche, e autrice di un pesantissimo
embargo. La guerra in Siria però continua. Ieri secondo l’Osservatorio siriano per
i diritti umani il bilancio è stato di diverse decine di morti tra militari e ribelli.
A Raqqa uno dei bastioni anti-regime l’esercito ha bombardato un liceo provocando
la morte di 16 persone.