Il Papa: pace e gioia, non l'organizzazione, segno della presenza di Dio nella Chiesa
Non un'organizzazione e una programmazione perfette, ma “pace e gioia” sono il segno
della presenza di Dio nella Chiesa: è quanto ha affermato il Papa nella Messa di lunedì
mattina a Santa Marta commentando le letture del giorno. Ce ne parla Sergio Centofanti:
I discepoli
erano entusiasti, facevano programmi, progetti per il futuro sull’organizzazione della
Chiesa nascente, discutevano su chi fosse il più grande e impedivano di fare il bene
in nome di Gesù a quanti non appartenevano al loro gruppo. Ma Gesù – spiega il Papa
– li sorprende, spostando il centro della discussione dall’organizzazione ai bambini:
“Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi – dice - questi è grande!”. Così, nella
Lettura del profeta Zaccaria si parla dei segni della presenza di Dio: non “una bella
organizzazione” né “un governo che vada avanti, tutto pulito e tutto perfetto”, ma
gli anziani che siedono nelle piazze e i fanciulli che giocano. Il rischio è quello
di scartare sia gli anziani che i bambini. E duro è il monito di Gesù verso chi scandalizza
i più piccoli:
“Il futuro di un popolo è proprio qui e qui, nei vecchi e
nei bambini. Un popolo che non si prende cura dei suoi vecchi e dei suoi bambini non
ha futuro, perché non avrà memoria e non avrà promessa! I vecchi e i bambini sono
il futuro di un popolo! Quanto è comune lasciarli da parte, no? I bambini, tranquillizzarli
con una caramella, con un gioco: ‘Fai, fai; Vai, vai’. E i vecchi non lasciarli parlare,
fare a meno del loro consiglio: ‘Sono vecchi, poveretti’…”.
I discepoli
– sottolinea il Papa - non capivano:
“Io capisco, i discepoli volevano
l’efficacia, volevano che la Chiesa andasse avanti senza problemi e questo può diventare
una tentazione per la Chiesa: la Chiesa del funzionalismo! La Chiesa ben organizzata!
Tutto a posto, ma senza memoria e senza promessa! Questa Chiesa, così, non andrà:
sarà la Chiesa della lotta per il potere, sarà la Chiesa delle gelosie fra i battezzati
e tante altre cose che ci sono quando non c’è memoria e non c’è promessa”.
Dunque,
la “vitalità della Chiesa” non è data da documenti e riunioni “per pianificare e far
bene le cose”: queste sono realtà necessarie, ma non sono “il segno della presenza
di Dio”:
“Il segno della presenza di Dio è questo, così disse il Signore:
‘Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone
in mano per la loro longevità. E le piazze della città formicoleranno di fanciulli
e fanciulle che giocheranno sulle sue piazze’. Gioco ci fa pensare a gioia: è la gioia
del Signore. E questi anziani, seduti col bastone in mano, tranquilli, ci fanno pensare
alla pace. Pace e gioia: questa è l’aria della Chiesa!”.