2013-09-30 16:57:09

Crisi di Governo, Baggio: "Ora priorità leggi stabilità e elettorale"


RealAudioMP3 "Per la prima volta si è aperta una forte discrepanza tra gli interessi personali di Silvio Berlusconi, il suo destino esistenziale e politico, e gli interessi del suo partito e del Paese". Lo sottolinea Antonio Mario Baggio, docente di filosofia politica all'Istituto universitario Sophia di Loppiano, commmentando gli esiti delle dimissioni dei parlamentari e dei ministri del Pdl che hanno causato la crisi di governo. "La percezione dei cittadini, infatti, è che questa scelta aumenta l'incertezza e l'instabilità in maniera devastante". "Si tratta - spiega il prof. Baggio - del punto di arrivo di un processo più lungo che inizia con la dissoluzione della Democrazia Cristiana. Berlusconi non è riuscito a creare un partito vero di centrodestra di ispirazione liberale come si proponeva, ma ha creato un partito che è sempre stato solo in mano sua. Ora bisognerebbe separare il destino di Berlusconi da quello dei tanti italiani che vorrebbero avere la possibilità di votare un partito democratico, libero, basato sugli iscritti e non in mano ad un padrone". "Anche chi oggi all'interno del Pdl - sottolinea Baggio - prende le distanze dalla scelta estremista delle dimissioni, ribadisce la fedeltà personale a Berlusconi. Il fatto è che abbiamo un ceto politico di centrodestra disabituato ad esprimere con coerenza e profondità idee proprie. E anchi chi ce l'ha non ha lo strumento politico per esprimerle. Ci vorrebbe qualcosa di più di una semplice dissidenza, un vero e proprio passo coraggioso. In questi anni, però, anche persone che avevano un'esperienza politica precedente con la Dc, dalle quali potevamo aspettarci la statura dello statista, hanno taciuto sul fatto che Berlusconi costruiva un partito attorno a sé e non per il Paese". "Ora le priorità - secondo Baggio - prima di tornare alle urne, sono la legge di stabilità, senza la quale l'Italia fallisce, e la legge elettorale, senza la quale il Paese non è in condizione di scegliere un Governo stabile". "Purtroppo, in questi anni, la politica invece di essere uno strumento che risolve i problemi della società, li ha creati", aggiune Baggio. "Ora dovremmo guardare le cose nel lungo periodo, come ci hanno ricordato i Pontefici, per metterci sulle spalle il destino del Paese. E la dottrina sociale cristiana è uno dei pochissimi sistemi di pensiero aperti, restati in piedi dopo il crollo delle ideologie". "In Italia - conclude Baggio - ci sono le idee e le persone, bisogna solo sbloccare le cose con le riforme. Non bastano le piccole soluzioni, ma un impegno grande delle nuove generazioni che si stanno affacciando. Il Paese ha tante forze ed è vitale, bisogna tagliare queste parti cancrenose che abbiamo nel blocco delle professioni, nella rigidità sociale. Solo così potremo andare avanti con fiducia". (A cura di Fabio Colagrande)







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