2013-09-30 13:33:21

Briefing di padre Lombardi su Concistoro, riunione del Papa col gruppo di 8 cardinali e Bilancio dello Ior


Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, sta tenendo un briefing con i giornalisti su tre argomenti: il Concistoro di stamani, la riunione del Papa con gli 8 cardinali, in programma a partire da domani, e la pubblicazione di un Chirografo per l'istituzione di un Consiglio di cardinali e infine il bilancio dello Ior che sarà pubblicato domani mattina. Innanzitutto il Concistoro di stamani per il voto sulle cause di canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Nell’Aula del Concistoro, dopo l’Ora Terza – ha riferito padre Lombardi - vi è stata la presentazione delle biografie da parte del cardinale Amato e la richiesta al Santo Padre di procedere a stabilire la data. Il Santo Padre ha fatto anche la domanda di rito ai cardinali presenti, che erano già stati consultati previamente per via epistolare e avevano dato i loro voti. Però aveva dato loro anche il tempo di esprimere eventualmente ulteriori considerazioni e poi ha solennemente annunciato che il 27 di aprile dell’anno prossimo, che è la Domenica II di Pasqua, cioè la domenica della Divina Misericordia, verranno canonizzati sia Giovanni XXIII, sia Giovanni Paolo II.

Padre Lombardi ha ricordato che Papa Francesco aveva approvato di procedere alla canonizzazione di Giovanni XXIII pur non essendoci stato il secondo miracolo. Naturalmente questa decisione di canonizzazione di Giovanni XXIII – ha sottolineato - si colloca anche nel contesto del 50.mo del Concilio Vaticano II e della fama di santità universale che circonda Giovanni XXIII. Il Papa nell’intervista in aereo al ritorno da Rio de Janeiro aveva detto che il celebrare insieme queste due canonizzazioni voleva essere un segno per la Chiesa di apprezzamento della santità di questi grandi Papi, testimoni del nostro tempo, legati in modo differente anche al Concilio Vaticano II: uno perché lo ha indetto e messo in cammino; l’altro perché ne è stato poi anche un grande attuatore nel corso del suo straordinario Pontificato. Padre Lombardi ha ricordato che una dispensa dal secondo miracolo, per procedere alla canonizzazione, era stata già fatta proprio da Giovanni XXIII per San Gregorio Barbarigo.

Secondo tema del briefing è stato l’incontro del Consiglio degli otto cardinali. Padre Lombardi ha parlato del Chirografo del Papa pubblicato proprio oggi che istituisce in modo formale questo gruppo come Consiglio di cardinali per aiutarlo nel governo della Chiesa e per la riforma della Curia Romana.

Analizzando il testo del Chirografo, padre Lombardi ha sottolineato che questo Consiglio, come dice il nome stesso, ha una natura consultiva. Ha due finalità principali: aiutare nel governo della Chiesa universale e studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana. Quindi – ha precisato - la riforma della Curia è un punto, ma non è il tutto: ci sono anche i problemi di governo della Chiesa universale, che sono oggetto di consultazione in questo ambito. Per il Papa – ha osservato padre Lombardi - anche questi sono molto importanti, alcuni – forse – sono anche più importanti! I componenti sono quelli che già conosciamo: otto cardinali che sono stati scelti dalle diverse parti del mondo. Sono tutti di continenti o parti del mondo distinte. Abbiamo l’America Meridionale, l’America Centrale, l’America Settentrionale; abbiamo l’Asia, l’Europa, l’Africa e l’Australia. E poi abbiamo il presidente del Governatorato, anche come elemento “romano”. Tranne il presidente del Governatorato, sono tutti cardinali che sono anche arcivescovi – o sono stati o sono arcivescovi – di grandi diocesi: quindi sono cardinali, ma sono anche rappresentanti dell’Episcopato, molto qualificati dell’Episcopato. Si tratta quindi di cardinali pastori, con una grande esperienza dei problemi della Chiesa nel mondo.

Nel testo del Chirografo – nota padre Lombardi - si dice una cosa interessante: “detto Consiglio che rispetto al numero dei componenti, mi riservo di configurare nel modo che risulterà più adeguato”. Quindi il Papa stesso si tiene libero di aumentare, di modificare questo numero: è partito con un numero di 8 ed è così certamente per questa prima riunione, rappresentando diverse parti del mondo. Ma si tiene libero di poterlo integrare o modificare anche come numero di composizione.

Interessante – ha continuato padre Lombardi - è anche osservare che l’opera di consiglio che questo Consiglio di cardinali dà può essere sia collettiva, sia anche attraverso una consultazione dei singoli. Quindi non è che debba lavorare esclusivamente in gruppo, insieme. E la formulazione è anche piuttosto aperta sulle questioni della consultazione. Si dice: “Sulle questioni che, di volta in volta, riterrò degne di attenzione”. Ecco. Quindi sia sulla riforma della Curia, sia sul governo della Chiesa universale, mi pare ci sia un campo amplissimo di questioni su cui il Papa si riserva la possibilità di consultare questi consiglieri particolarmente qualificati.
Il Chirografo – ha proseguito - non parla evidentemente di un rapporto specifico con altre istituzioni, altri gruppi o altre commissioni. Mi pare che sia molto chiaro nel presentarlo come un gruppo di consiglio del Santo Padre, ma non come un elemento di una architettura definitiva, di struttura del governo della Chiesa in modo particolare, almeno nella fase attuale.

Mi pare – ha aggiunto - molto aperta anche la configurazione del servizio di questo Consiglio, che è appunto un Consiglio. Ripetiamolo ancora: sono persone che vengono chiamate a dare dei consigli al Santo Padre per delle sue decisioni. Quindi non è corpus di persone che debbano elaborare dei loro documenti, delle loro decisioni. Possono fare delle proposte, evidentemente, ma offrono al Papa il loro servizio: le decisioni sono poi quelle che il Papa prende.

Un modo con cui forse si può definire questo Consiglio – ha detto padre Lombardi - è un ulteriore strumento che arricchisce il governo della Chiesa di una nuova modalità di consultazione: quindi un arricchimento degli strumenti già a disposizione del Santo Padre per il governo della Chiesa tramite la consultazione, l’aiuto che può avere consultando. Sappiamo che il Papa ha parlato già in varie occasioni e in particolare anche nell’ultima intervista pubblicata dalla Civiltà Cattolica si parla di questo metodo di governo che faccia uso frequente di consultazione, come frutto anche della sua esperienza personale. Ricordiamo altre forme di consultazione a cui il Papa è già ricorso o intende ricorrere: recentemente ha fatto la riunione con i capi dicastero della Curia; recentemente ha nominato delle Commissioni referenti, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di carattere economico-amministrativo; ha parlato esplicitamente di un rinnovamento del metodo di lavoro del Sinodo. E penso che, in tempi anche non lunghi, ci diranno quali sono le nuove modalità con cui il Sinodo possa operare in forma ordinaria o in forma straordinaria.
Poi – ha proseguito padre Lombardi - c’è evidentemente anche tutta la dimensione delle visite “ad Limina” - questa è permanente – di ascolto e di colloquio tra il Papa e l’Episcopato nel mondo. E poi, in quanto a colloqui, sappiamo che ne fa tanti, perché la sua giornata è lunga, è intensa e quindi raccoglie opinioni, si consulta volentieri e frequentemente. Però le forme evidentemente più importanti di consultazione nella Chiesa saranno il Sinodo, le riunioni dei capi dicastero, con i suoi collaboratori più stretti e questo gruppo che oggi viene istituzionalizzato.

Le parole chiave per pensare a questo metodo di governo che il Papa sta configurando – ha detto padre Lombardi - credono che siano la sinodalità, l’idea del camminare insieme: una Chiesa che cammina insieme, nelle sue diverse componenti e il Papa è in cammino con questa Chiesa; il discernimento, che è la ricerca della volontà di Dio attraverso una consultazione frequente e paziente.

Per quanto riguarda il lavoro del Consiglio dei cardinali nei prossimi giorni, padre Lombardi ha precisato che si è preparato con una raccolta molto ampia ed attenta di suggerimenti e di proposte. Questa raccolta di suggerimenti e di proposte di documenti è stata compiuta dagli otto membri del gruppo nelle rispettive aree di competenza. Hanno chiesto contributi alle Conferenze episcopali, ad altri religiosi, ad altre persone che potevano dare loro dei materiali o dei suggerimenti importanti. Quindi un lavoro compiuto dai singoli membri. Poi vi sono contribuiti che sono giunti direttamente al Papa; contributi che sono stati richiesti ai capi dicastero, nella Curia Romana; contributi giunti tramite la Segreteria di Stato e il Collegio cardinalizio. Quindi, una “massa” notevole di materiali di lavoro, circa una ottantina di documenti, quelli già arrivati al segretario prima dell’inizio delle riunioni. Poi ognuno degli otto cardinali può portarne con sé altri e arricchire il materiale. Il segretario ha preparato un’ampia sintesi dei documenti che aveva già ricevuto dal Papa, dai capi dicastero e quelli che gli erano stati fatti confluire nel corso della preparazione. Quindi una prima sintesi che, però, non è certamente completa rispetto al materiale che confluisce in questa riunione. Vi sono stati già colloqui con il Papa dei diversi membri del gruppo in occasioni diverse, quando venivano qui a Roma nei mesi scorsi. Anche i membri del gruppo fra di loro hanno avuto occasione, a volte, di incontrasi, di parlare, di scambiarsi delle prime informazioni. Qui, in questi giorni, man mano che sono arrivati a Roma, hanno già cominciato a fare delle riunioni informali e non con la presenza del Papa. Per esempio sabato c’è già stata una riunione informale fra i membri che erano arrivati. Non c’erano ancora tutti. Oggi pomeriggio ne fanno un’altra in modo tale da prepararsi e cominciarsi a scambiare delle informazioni prima di cominciare il lavoro sistematico, vero e proprio, nella giornata di domani.

Alloggiano tutti a Santa Marta – ha riferito padre Lombardi – e le riunioni si svolgeranno nella Biblioteca privata della Terza Loggia, cioè nell’appartamento papale. Vi parteciperanno esclusivamente il Papa, i membri del Consiglio e il segretario. Lavorano mattina e pomeriggio nei prossimi tre giorni, dall’1 al 3 ottobre. Il Papa prevede di essere praticamente sempre presente, tranne mercoledì mattina che c’è l’udienza generale, che non è stato sospesa. Quindi mercoledì mattina il Papa lascia lavorare il gruppo per conto proprio. C’è anche un’udienza del Papa al Convegno della Pacem in Terris, giovedì in fine mattinata…

Il coordinamento delle riunioni – ha detto ancora padre Lombardi - spetta al cardinale Maradiaga, che - come il Papa aveva già detto nel primo comunicato – fa un po’ da coordinatore del gruppo, mentre il segretario prende nota e coordina da un punto di vista di materiali presenti e così via.

La lingua di lavoro sarà abitualmente l’italiano. Il Papa prevede di fare una introduzione molto breve e di ascoltare. Sostanzialmente la presenza del Papa è una presenza di ascolto di questi consiglieri che avranno molto da portare, con le loro considerazioni, dato che il materiale è molto abbondante. Evidentemente ci sarà la possibilità per ognuno non solo di dire la sua opinione a proposito della sintesi preparata, dei documenti che sono già circolati, ma anche di aggiungere gli eventuali materiali o suggerimenti che portino per integrare il panorama in questi giorni.

I temi – ha ricordato il portavoce vaticano - sono molto ampi: riguardano sia il governo della Chiesa, sia la riforma della Curia. Non è previsto, almeno per ora, un incontro del gruppo con altre persone esterne al gruppo, perché pensano di avere materiale più che sufficiente per questo scambio e questo confronto fra di loro, che – insistiamo – è un primo incontro. Anche questa istituzionalizzazione del “Consiglio di cardinali” dice che è una realtà che continua. Quindi – ha osservato -questo era anche uno degli scopi del mio incontro con voi stamattina: non aspettiamo nel corso di questi tre giorni delle conclusioni, delle pubblicazioni di documenti, delle decisioni eclatanti di nessun genere. E’ la prima volta che queste otto persone – dieci se aggiungiamo il Papa e il segretario – che vengono da diverse parti del mondo si incontrano per affrontare dei temi di ampiezza e di complessità estrema sulla base di una documentazione molto, molto ampia.
Questo – ha ribadito - è un primo incontro e certamente ci sarà un nuovo incontro per continuare questo lavoro. Il Papa lo ha anche detto nelle interviste. E’ un lavoro lungo, non è che si pensi che la riforma della Curia e tantomeno il governo della Chiesa universale sia qualche cosa che in tre giorni venga affrontato e possa giungere a delle particolari conclusioni operative. Non è prevista una pubblicazione di documenti di lavoro – ha precisato padre Lombardi.

Attualmente – ha aggiunto - non è previsto un comunicato finale, né un briefing conclusivo con partecipazione di membri del gruppo. Il Papa desidera seguire una linea di discrezione su quello che riguarda il lavoro svolto in questi tre giorni, proprio per farlo partire normalmente come un lavoro di consultazione approfondita e con un suo cammino. Padre Lombardi dà dunque appuntamento in Sala Stampa per mercoledì mattina all’una, in modo tale che, seguendo quello che avviene e mantenendosi in contatto anche con il segretario, con il presidente e con il coordinatore del gruppo, vedrà se può avere qualche cosa di utile da comunicare.

Infine, prima delle domande dei giornalisti, padre Lombardi ha affrontato brevemente il terzo punto relativo alla pubblicazione domani alle 8.00 sul sito dello Ior del bilancio dell’istituto. Si tratta di un documento tecnico, evidentemente ampio, di un centinaio di pagine. Verrà accompagnato, per facilitarne la lettura, da un comunicato introduttivo. E’ un passo significativo in una direzione che era stata annunciata e per rispondere a degli impegni presi da tempo da parte della direzione dello Ior.











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