Striscia di Gaza: rientro in classe senza problemi per le scuole cristiane
La riapertura dell'anno scolastico non ha riservato sorprese alle cinque scuole cristiane
(tra cui tre cattoliche) operanti tra la popolazione della Striscia d Gaza. “I bambini,
i ragazzi e i professori sono rientrati in classe senza cambiare le prassi in vigore
negli anni precedenti. Tutto si è svolto in maniera ordinata “ conferma all'agenzia
Fides suor Nazareth, religiosa del ramo femminile dell'Istituto del Verbo Incarnato
a cui è affidata la cura pastorale della parrocchia cattolica della Sacra Famiglia.
La scorsa primavera si era diffuso l'allarme per la sorte delle cinque scuole che
rischiavano di essere pesantemente penalizzate da alcuni provvedimenti del governo
islamista di Hamas. Una legge emanata a aprile dal locale Ministero per l'istruzione
– e destinata a entrare in vigore a settembre – stabiliva che le classi di tutte le
scuole di ogni ordine e grado avrebbero dovuto obbligatoriamente essere divise in
base al sesso, mentre agli insegnanti – uomini e donne - non sarebbe stato più consentito
di impartire lezioni a allievi dell'altro sesso con età superiore ai 9 anni. L'eventuale
applicazione di tali disposizioni avrebbe messo le scuole cristiane davanti alla prospettiva
della chiusura forzata: “non abbiamo lo spazio e non abbiamo denaro per separare le
nostre scuole” aveva dichiarato a quel tempo padre Faysal Hijazin, responsabile delle
scuole del Patriarcato latino di Gerusalemme. Al momento, tale pericolo appare almeno
temporaneamente scongiurato. Fonti del Patriarcato Latino di Gerusalemme fanno sapere
che nel mese di ottobre lo stesso padre Hijazin e l'amministratore generale del Patriarcato
latino, padre Humam Khzouz, si receranno a a Gaza per incontrare il ministro dell'educazione.
Le scuole cristiane di Gaza sono frequentate da una popolazione di 3500 allievi e
sono le uniche – insieme a quelle gestite dall'Onu – ad avere classi miste. (R.P.)