di Assunta Steccanella, già insegnante di Religione, impegnata nella catechesi di
adulti e bambini, Dottore in Teologia C'è un pregiudizio
con cui ci scontriamo spessissimo noi che cerchiamo di fare formazione alla fede:
di cristianesimo tutti sono convinti di sapere tutto e allora la dimensione catechistica,
che è fondamentale per trasmettere la fede, viene trascurata, data per scontata. Il Papa ha ricordato che "la catechesi è un pilastro per l'educazione alla fede,
e ci vogliono buoni catechisti!". Non lavorare da catechisti - ha però precisato -
ma esserlo. Lo ha detto ai partecipanti al Congresso Internazionale sulla Catechesi
che si è tenuto in Vaticano alla vigilia della Giornata dei Catechisti (28-29 settembre).
"Quando Francesco, come è tornato a fare anche in questa circostanza, parla della
necessità di andare nelle periferie - sottolinea la teologa - si rischia di intendere
questa missione verso confini assai lontani, invece il Papa ha fatto riferimento ai
bambini che non sanno farsi il segno della croce. Ebbene, quella è una periferia,
che ha bisogno dell'apporto della famiglia". Il Papa ha ricordato che Dio è creativo
e che anche i catechisti devono esserlo. "Stando attenti però - afferma Steccanelli
- che la creatività non significa inventarsi nulla di nuovo. Bisogna semplicemente
guardare bene a coloro che abbiamo davanti". (a cura di Antonella Palermo)