2013-09-27 16:20:11

Sbarco record di bambini siriani in Italia. Il card. Romeo: l'accoglienza sia vero accompagnamento


Ancora sbarchi di centinaia di profughi sulle coste italiane. Oltre 250 sono arrivati giovedì in Calabria da Siria e Palestina; in 183 ieri mattina sono invece sbarcati dalla Somalia al porto di Palermo, dove ad accoglierli c’era anche l’arcivescovo, il cardinale Paolo Romeo. Intanto da Lampedusa Terre des Hommes segnala l’affluenza record di bambini migranti con i genitori in fuga dalla Siria.”Sta cambiato il volto dell’immigrazione, devono cambiare anche le regole” chiede la Ong. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

Calabria e Sicilia restano in prima linea nell’accoglienza. È un lavoro impegnativo che deve però coinvolgere tutti e in modo costante”. E’ l'arcivescovo di Palermo a dirlo. Il cardinale Paolo Romeo oggi è stato al porto della città - insieme al sindaco, al prefetto e ai volontari - e ha accolto i 183 somali soccorsi a Sud di Lampedusa e già smistati nella regione che ne ospita in tutto 1800. “Il gruppo di oggi è certo il più numeroso degli ultimi anni, ma il problema” sottolinea il cardinale “non è l’accoglienza di un giorno, Palermo ha da sempre le braccia aperte sul Mediterraneo”:

"Papa Francesco ci invita a 'stare con'. Hanno bisogno di cuori, di occhi e mani che non soltanto si protendono verso loro, ma che siano operose nei loro riguardi. Se ognuno fa qualcosa, insieme possiamo fare molto. Oggi porteremo vestiti e sapremo come accoglierli; tra un mese continueremo con lo stesso atteggiamento. Mi auguro di poter sensibilizzare la gente perché non si tratta di un’accoglienza di un’ora ma è un farsi carico dei loro problemi, fin quando non si riesce a definire il quadro giuridico".

Si rende intanto sempre più urgente il bisogno di rivedere le strutture dei centri di identificazione e di accoglienza, Cie e Cara. Lo ha promesso il ministro per l'Integrazione, Kyenge, e lo ribadiscono oggi gli operatori di Terres des Hommes da Lampedusa, dove la guerra in Siria sta disegnando un inedito target negli arrivi e un’affluenza record di bambini: 130, vittime o involontari testimoni di incredibili atrocità come testimonia Federica Giannotta di Terres des Hommes:

"Sono famiglie che hanno davvero lasciato tutto di punto in banco: bambini con lo zaino ancora in spalla, famiglie di una fascia sociale medio/medio-alta e molte di loro dicono di voler lasciare l’Italia. Vogliono dirigersi vero il Nord Europa perché hanno sentito dire che in Paesi, come Svezia e Norvegia, la protezione viene riconosciuta subito e con tempi molto brevi; molti sono anche confusi. Ma quello che emerge chiaramente è che molti di loro dicono di aver lasciato in Siria ancora parte della loro famiglia".

Da qui la richiesta di Terre des Hommes:

"Stanno fuggendo da una guerra quindi non si può attendere il tempo lungo di una richiesta di asilo, perché se in Siria ci sono ancora bambini è giusto che questo venga reso possibile in tempi molto molto brevi. È questo che chiediamo alle istituzioni: abbiamo fatto riferimento ad una protezione sussidiaria che venga riconosciuta subito e su questa base venga permessa una procedura di ricongiungimento di chi è rimasto in dietro, là dove è possibile".

Ultimo aggiornamento: 28 settembre







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