Il Patriarca Youhanna dal Papa: inaccettabile un Medio Oriente senza cristiani
Il Papa ha ricevuto ieri in Vaticano il Patriarca Greco Ortodosso di Antiochia e di
tutto l’Oriente, Youhanna X. Un incontro fraterno, dedicato in particolare
alla difficile situazione in Siaria e Medio Oriente, come riferisce lo stesso Patriarca
al microfono di Philippa Hitchen:
R. – First of
all I would like... Prima di tutto vorrei esprimere tutto il mio profondo, caloroso
amore al nostro amato fratello in Cristo Papa Francesco. Porto nel mio cuore tutte
le pene della nostra gente in Siria, in Libano, in Medio Oriente. Noi apprezziamo
molto quello che ha fatto Sua Santità verso la nostra gente, la nostra Chiesa in Medio
Oriente – in Siria, in Libano - specialmente il suo premere per trovare una soluzione
per ristabilire la pace attraverso il dialogo e non la guerra.
D. – Che impatto
ha avuto l’iniziativa della preghiera e del digiuno per la Siria di Papa Francesco?
Che impatto ha avuto sulla sua gente?
R. – It was very important... E’ stato
molto importante. Infatti, tutta la nostra gente ha pregato insieme quel giorno per
la Siria, per il Medio Oriente, per la pace in tutto il mondo. E’ stato un messaggio
molto importante per tutto il mondo e penso per tutti i governi, non solo per la gente
comune, ma anche per gli Stati e i governi, per trovare una soluzione per la pace.
D. – Lei è stato personalmente colpito da questo conflitto: suo fratello è
stato rapito cinque mesi fa ad Aleppo, insieme ad alcuni metropoliti ortodossi siriani.
Cosa ci può dire al riguardo?
R. – Yes, yes. Unfortunately. We hope... Sì,
sì, sfortunatamente. Speriamo e preghiamo, cercando a tutti i livelli, con il governo
e con diverse persone, di trovare una soluzione a questa vicenda. Speriamo. Finora
non abbiamo avuto nessuna notizia ufficiale o sicura sui nostri due fratelli, i due
metropoliti.
D. – Lei crede che siano ancora vivi?
R. – We hope. We
hope... Noi lo speriamo. Lo speriamo, sì.
D. – Ha potuto discutere di questo
con il Santo Padre?
R. – Yes, yes, absolutely... Sì, sì, assolutamente.
Abbiamo discusso di molti argomenti e temi. Prima di tutto ho espresso tutto il mio
amore, il mio amore fraterno, a Sua Santità personalmente e tutto l’amore della nostra
Chiesa di Antiochia, della Chiesa ortodossa, alla Chiesa cattolica. Come lei sa, sempre,
nella storia, abbiamo avuto buoni rapporti e abbiamo cooperato con la Chiesa cattolica,
con la Città del Vaticano. Per quanto riguarda l’unità, la nostra unità dei cristiani,
come lei sa nel dialogo tra gli ortodossi e la Chiesa cattolica proviamo a fare -
e vogliamo fare - quello che si può, tutti insieme. Questo è il desiderio di Sua Santità
ed anche il nostro desiderio. Abbiamo parlato anche sulla presenza dei cristiani in
Medio Oriente: è una questione molto importante al momento, perché molta nostra gente
ha lasciato la Siria, il Libano per altri Paesi. Non possiamo accettare un Medio Oriente
senza il volto di Cristo.