Sudan: sei vittime nelle proteste per la diminuzione dei sussidi
In aumento il malcontento sociale in Sudan, dopo che il governo di Karthoum ha deciso
di tagliare i sussidi adottati per calmierare il prezzo dei carburanti. Almeno sei
manifestanti sono morti ieri durante gli scontri con le forze dell’ordine, che sono
intervenute durante le affollate proteste di piazza. Ce ne parla Giulio Albanese:
Sale così a
10 il numero delle persone rimaste uccise da lunedì scorso, quando sono iniziate le
proteste contro la decisione del governo del presidente Omar Hassan Al-Bashir
di cancellare le sovvenzioni ai carburanti. Le autorità sudanesi hanno bloccato l’accesso
ad internet in tutto il Paese ed hanno disposto la chiusura delle scuole della capitale
fino al 30 settembre. Per disperdere le manifestazioni sono stati usati gas lacrimogeni
ed una ventina di manifestanti sono stati arrestati. La folla ha preso d’assalto molti
edifici pubblici ed ha dato alle fiamme il quartier generale del partito nella zona
di Ondurman a riprova del fatto che l’insoddisfazione sta crescendo a dismisura. Vengono
addirittura chieste le dimissioni del presidente Omar Hassan Al-Bashir e di
tutti i ministri del governo.