Terremoto in Baluchistan: oltre 350 morti. Caritas Pakistan già operativa sul terreno
È salito ad almeno 350 morti il bilancio del devastante terremoto che ha colpito martedì
il Baluchistan, nel Pakistan sud occidentale. Diverse centinaia i feriti. L’epicentro
del sisma è il distretto di Awaran, un’area di 300.000 abitanti dispersi su un territorio
di oltre 21.000 chilometri quadrati. Si tratta di una zona al confine con l'Iran,
dove la forza distruttrice del sisma ha abbattuto molte case costruite col fango.
Per l’impatto, dalle acque del Mar Arabico sarebbe emerso un isolotto a circa mezzo
miglio dal porto di Gwadar. Sulla situazione dell’area terremotata, Giada Aquilino
ha intervistato Amjad Gulzar, direttore di Caritas Pakistan, direttamente impegnato
nei soccorsi:
R. – The earthquake... Il
terremoto è stato di magnitudo 7.8 sulla scala Richter. Grazie al governo e ad alcune
risorse che abbiamo in quella particolare zona, in Baluchistan, l’area terremotata
è stata inquadrata nella zona di Awaran. Anche altri distretti sono stati colpiti.
C’è il pericolo di altre scosse di assestamento e ci si aspetta che il numero dei
morti aumenti. Per le persone colpite, il governo e l’esercito pakistano stanno fornendo
nell’immediato rifugi di emergenza e cibo. Molte persone sono ancora a cielo aperto,
hanno perso le loro case e tutto quello che possedevano. I soccorritori medici hanno
già cominciato ad occuparsi di quella particolare area. Pure l’amministrazione del
distretto è attiva. Anche alcune infrastrutture pubbliche del governo sono state danneggiate
e quindi per il supporto e l’assistenza molti altri dipartimenti governativi si stanno
muovendo. Caritas Pakistan è preoccupata e ha fornito i primi aggiornamenti alla Caritas
Internationalis e il suo team si è già mosso verso l’area colpita per avere informazioni
e capire la situazione. Caritas Pakistan, inoltre, sta lavorando anche con le autorità
locali per contribuire a livello di aiuti umanitari.
D. – Quanto incide un
terremoto così forte su una zona come quella del Baluchistan?
R. – Baluchistan
compared to other provinces... Il Baluschistan in confronto ad altre province del
Pakistan è una zona marginalizzata e le persone perlopiù non sono benestanti. Si tratta
di gente vulnerabile che, quindi, sarà ancora più vulnerabile dopo questa crisi. Quindi
Caritas Pakistan sta lavorando in coordinamento con il distretto, con i volontari,
con il governo a livello provinciale, per trovare possibili mezzi per poter assistere
i sinistrati, fornendo assistenza medica, soccorso, cibo e occupandosi dei bisogni
dei bambini, fornendo loro anche kit di pronto soccorso e riparo.
D. – Qual
è l’appello di Caritas Pakistan e qual è l’aiuto che la Chiesa può dare in queste
ore?
R. – Caritas Pakistan is looking forward and towards... Caritas Pakistan
si rivolge al mondo perché si mobiliti per affrontare questa situazione di crisi,
per assistere le vittime e per fornire loro soccorso immediato attraverso cibo, ripari
di emergenza e assistenza medica. E in questa mobilitazione l’aiuto della Chiesa è
essenziale per assistere le vittime.
Dell’emergenza in Pakistan ci parla anche
Fabrizio Cavalletti, dell’ufficio Asia di Caritas Italiana, intervistato da
Giada Aquilino:
R. – Il Pakistan
è considerato un Paese a basso sviluppo umano: nell’ultima classifica che ogni anno
stila l’Undp è al 145 posto su 186. E’ un Paese in cui la popolazione vive una situazione
di povertà: anche l’area del Baluchistan è in questa situazione. Quindi la calamità
naturale evidentemente colpisce una popolazione che vive già in una situazione di
difficoltà e vulnerabilità. Al di là dell’intensità del terremoto, che è stata molto
grande e che quindi anche altrove sarebbe stato distruttivo, questa è la ragione per
cui ci sono danni molto ingenti.
D. – L’appello della Caritas qual è per il
Baluchistan?
R. – L’appello della Caritas è quello di cercare di intervenire
il prima possibile. In questo momento chi vuole esprimere una solidarietà e una generosità
può farlo inviando delle offerte che possono poi essere utilizzate sostenendo degli
interventi mirati che, appunto, la Caritas – in collaborazione le altre organizzazioni
– sta predisponendo per soccorrere la popolazione. E’ possibile utilizzare il conto
corrente di Caritas Italiana, che è visibile sul sito www.caritasitaliana.it.