Pakistan. Mons. Coutts: “Il governo affronti seriamente la questione della violenza
settaria”
“Il governo dovrebbe affrontare seriamente la crescente violenza religiosa e settaria
che ha raggiunto proporzioni allarmanti, come dimostra l’incidente nella Chiesa di
Peshawar”: lo afferma, in una nota invita all'agenzia Fides, mons. Joseph Coutts,
arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan. Mons.
Joseph Coutts dichiara: “Uccidere innocenti in un momento di preghiera è un vergognoso
atto di codardia. Al governo chiediamo di prendere misure immediate per arrestare
i responsabili di questo attacco e per proteggere i luoghi di culto di tutte le minoranze
religiose nel Paese”. Sul possibile dialogo con i talebani, l’arcivescovo afferma:
“Su questo punto, da buon cittadini, ci atterremo a quanto il governo deciderà, con
lo scopo di mantenere la pace nel Paese . Come appreso da Fides, a Karachi, città
nella provincia del Sindh (Pakistan meridionale), si registra una situazione sociale
molto tesa. Nei giorni scorsi, dopo le diffuse proteste dei cristiani, sono scoppiati
disordini davanti a una moschea e un uomo musulmano è rimasto ucciso. In un incontro
congiunto organizzato ieri nella Chiesa della Trinità a Karachi, mons. Joseph Coutts,
e il vescovo anglicano Sadiq Daniel, esprimendo dolore “per uno degli attacchi più
gravi e mortali nella storia della chiesa pakistana”, hanno invitato i fedeli “alla
calma e a non cedere alla tentazione di reazioni violente”. “La comunità cristiana
in Pakistan – ha rimarcato il vescovo Sadiq Daniel – è una comunità pacifica che offre
un'eccellente contributo nel campo dell'istruzione e della sanità, per lo sviluppo
del Pakistan”. Il vescovo, ricordando che i talebani sono un pericolo per tutta la
nazione, non solo per i cristiani, ha ringraziato per la solidarietà espressa dai
leader religiosi di altre comunità, come musulmani, indù e sikh, nonché i leader di
partiti politici dei partiti “Jamat Islami”, “Pakistan Peoples Party” e “Muthaida
Quami Movement”. (R.P.)