2013-09-25 11:30:36

Pakistan. Mons. Coutts: “Il governo affronti seriamente la questione della violenza settaria”


“Il governo dovrebbe affrontare seriamente la crescente violenza religiosa e settaria che ha raggiunto proporzioni allarmanti, come dimostra l’incidente nella Chiesa di Peshawar”: lo afferma, in una nota invita all'agenzia Fides, mons. Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan. Mons. Joseph Coutts dichiara: “Uccidere innocenti in un momento di preghiera è un vergognoso atto di codardia. Al governo chiediamo di prendere misure immediate per arrestare i responsabili di questo attacco e per proteggere i luoghi di culto di tutte le minoranze religiose nel Paese”. Sul possibile dialogo con i talebani, l’arcivescovo afferma: “Su questo punto, da buon cittadini, ci atterremo a quanto il governo deciderà, con lo scopo di mantenere la pace nel Paese . Come appreso da Fides, a Karachi, città nella provincia del Sindh (Pakistan meridionale), si registra una situazione sociale molto tesa. Nei giorni scorsi, dopo le diffuse proteste dei cristiani, sono scoppiati disordini davanti a una moschea e un uomo musulmano è rimasto ucciso. In un incontro congiunto organizzato ieri nella Chiesa della Trinità a Karachi, mons. Joseph Coutts, e il vescovo anglicano Sadiq Daniel, esprimendo dolore “per uno degli attacchi più gravi e mortali nella storia della chiesa pakistana”, hanno invitato i fedeli “alla calma e a non cedere alla tentazione di reazioni violente”. “La comunità cristiana in Pakistan – ha rimarcato il vescovo Sadiq Daniel – è una comunità pacifica che offre un'eccellente contributo nel campo dell'istruzione e della sanità, per lo sviluppo del Pakistan”. Il vescovo, ricordando che i talebani sono un pericolo per tutta la nazione, non solo per i cristiani, ha ringraziato per la solidarietà espressa dai leader religiosi di altre comunità, come musulmani, indù e sikh, nonché i leader di partiti politici dei partiti “Jamat Islami”, “Pakistan Peoples Party” e “Muthaida Quami Movement”. (R.P.)







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