Decadenza di Berlusconi: il Pdl minaccia la crisi di governo
La stabilità politica è cruciale per la ripresa economica. E’ quanto ha sottolineato
il premier italiano Enrico Letta incontrando a New Work gli operatori di Wall Street.
Letta ha espresso ottimismo sul futuro del Governo, ma in serata al vertice del Pdl
sulla agibilità politica di Berlusconi i parlamentari hanno votato per l'abbandono
delle Camere se il Cavaliere dovesse decadere. E l’orientamento è quello di alzare
i toni. Servizio di Giampiero Guadagni:
Nel Pdl
emerge dunque la linea dura. Berlusconi trasferisce la propria residenza a Roma, scelta
che potrebbe preludere alla domanda di affidamento ai servizi sociali. E potrebbe
dimettersi prima del voto del Senato sulla sua decadenza. E prende corpo l’ipotesi
di dimissioni di massa dei parlamentari della rinata Forza Italia, che in questo caso
non parteciperebbero più ai lavori parlamentari fino a quando il presidente della
Repubblica non scioglierà le Camere. Governo dunque ancora in bilico, e non solo per
le vicende giudiziarie. Irrisolti restano infatti anche i nodi economici, a partire
da Iva e Imu, mentre si avvicina la messa a punto della legge di Stabilità. Ma oggi
a Wall Street il premier Letta ha professato ottimismo. Agli investitori internazionali
ha presentato il volto di un’Italia virtuosa e credibile, con il debito finalmente
sotto controllo e l'impegno a rispettare il 3% nel rapporto debito-Pil. Puntiamo a
dodici mesi consecutivi di crescita, ha aggiunto Letta. Obiettivo realizzabile con
riduzione della spesa, privatizzazioni e taglio consistente alle tasse sul lavoro.
Misure che saranno contenute appunto nella legge di Stabilità. Ma per tutto questo,
ha concluso il premier, è necessaria la stabilità politica.