Kenya: le Chiese condannano l'assalto al Westgate di Nairobi e invitano alla preghiera
Una condanna unanime della strage compiuta sabato scorso a Nairobi, all’interno del
Centro commerciale del Westgate, da terroristi islamici somali del gruppo Shabaab,
e che ha provocato la morte di oltre 60 persone. A lanciarla, sono la Conferenza episcopale
del Kenya (Kccb), il Consiglio nazionale delle Chiese del Paese (Ncck) e la Provincia
dei gesuiti dell’Africa orientale. “Condividiamo la sofferenza dei nostri fratelli
e sorelle che hanno perso i loro cari nell’attacco”, scrivono i vescovi cattolici,
parlando di “terribile tragedia” e sollecitando il governo affinché “giustizia sia
fatta”. Quindi, i presuli chiedono alla popolazione locale di manifestare “spirito
di unità”, restando vicina “ai fratelli e sorelle bisognosi di aiuto in questo momento
difficile”, in un’ottica di “solidarietà”. Allo stesso tempo, la Chiesa cattolica
di Nairobi esprime apprezzamento “per il supporto offerto dalle nazioni straniere
in un fase così complessa per il Paese”. Infine, la Kccb prega il Signore affinché
“converta i cuori di chi ha commesso il male”. Sulla stessa linea anche i Gesuiti
della Provincia orientale dell’Africa, che parlano di “odioso attacco” e chiedono
al governo di porre fine alla “sempre più ampia” minaccia terroristica. Pregando per
le vittime e per i loro familiari, i gesuiti del continente ribadiscono che “in Kenya
come nel resto del mondo, atti terroristici simili minano i valori fondamentali delle
vita che la Chiesa cerca di promuovere”. Di qui, la sottolineatura forte sulla necessità
di rilanciare l’impegno per “la pace e la giustizia” e di pregare per il Kenya. Dal
suo canto, anche il rev. Peter Karanja, segretario generale del Ncck, esprime le sue
condoglianze per le vittime degli scontri e prega per “il conforto e la consolazione”
dei sopravvissuti. Parole che trovano eco nella dichiarazione diffusa dall’Associazione
internazionale per la libertà religiosa (Iarf) – organizzazione caritativa interreligiosa
– in cui si afferma che “tale attacco odioso non dovrà dividere il Kenya in fazioni
religiose”. “Questo attentato, assolutamente inaccettabile – scrive ancora la Iarf
– è stato perpetrato da persone che non hanno rispetto per la vita umana e che pretendono
di professare la fede”. Per questo, viene lanciato un appello a tutti i leader religiosi
affinché “preghino insieme per la pace”. (A cura di Isabella Piro)