2013-09-24 12:22:23

Kenya: le Chiese condannano l'assalto al Westgate di Nairobi e invitano alla preghiera


Una condanna unanime della strage compiuta sabato scorso a Nairobi, all’interno del Centro commerciale del Westgate, da terroristi islamici somali del gruppo Shabaab, e che ha provocato la morte di oltre 60 persone. A lanciarla, sono la Conferenza episcopale del Kenya (Kccb), il Consiglio nazionale delle Chiese del Paese (Ncck) e la Provincia dei gesuiti dell’Africa orientale. “Condividiamo la sofferenza dei nostri fratelli e sorelle che hanno perso i loro cari nell’attacco”, scrivono i vescovi cattolici, parlando di “terribile tragedia” e sollecitando il governo affinché “giustizia sia fatta”. Quindi, i presuli chiedono alla popolazione locale di manifestare “spirito di unità”, restando vicina “ai fratelli e sorelle bisognosi di aiuto in questo momento difficile”, in un’ottica di “solidarietà”. Allo stesso tempo, la Chiesa cattolica di Nairobi esprime apprezzamento “per il supporto offerto dalle nazioni straniere in un fase così complessa per il Paese”. Infine, la Kccb prega il Signore affinché “converta i cuori di chi ha commesso il male”. Sulla stessa linea anche i Gesuiti della Provincia orientale dell’Africa, che parlano di “odioso attacco” e chiedono al governo di porre fine alla “sempre più ampia” minaccia terroristica. Pregando per le vittime e per i loro familiari, i gesuiti del continente ribadiscono che “in Kenya come nel resto del mondo, atti terroristici simili minano i valori fondamentali delle vita che la Chiesa cerca di promuovere”. Di qui, la sottolineatura forte sulla necessità di rilanciare l’impegno per “la pace e la giustizia” e di pregare per il Kenya. Dal suo canto, anche il rev. Peter Karanja, segretario generale del Ncck, esprime le sue condoglianze per le vittime degli scontri e prega per “il conforto e la consolazione” dei sopravvissuti. Parole che trovano eco nella dichiarazione diffusa dall’Associazione internazionale per la libertà religiosa (Iarf) – organizzazione caritativa interreligiosa – in cui si afferma che “tale attacco odioso non dovrà dividere il Kenya in fazioni religiose”. “Questo attentato, assolutamente inaccettabile – scrive ancora la Iarf – è stato perpetrato da persone che non hanno rispetto per la vita umana e che pretendono di professare la fede”. Per questo, viene lanciato un appello a tutti i leader religiosi affinché “preghino insieme per la pace”. (A cura di Isabella Piro)







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