Kenya. Ancora spari al Westgate di Nairobi. 62 i morti
Nel centro commerciale di Westgate di Nairobi, in Kenya, si continuano a vivere ore
concitate. Stamani ancora spari nell’edificio sotto assedio da sabato dopo l’attacco
dei fondamentalisti islamici somali Shabaab. Ci sarebbero ancora ostaggi nelle mani
dei terroristi. Ieri il governo del Kenya aveva comunicato la fine del blitz. Drammatico
il bilancio ancora provvisorio delle vittime. 62 morti, ma ancora molti i dispersi.
La procura della Corte Penale Internazionale (Cpi) ha sottolineato che l'assalto al
centro commerciale di Nairobi in cui sono morte almeno 62 persone e' un crimine che
puo' essere portato dinanzi al tribunale e si e' offerta di collaborare perche' i
responsabili vengano assicurati alla giustizia.
E la drammatica vicenda
del Westgate di Nairobi, a detta di diversi osservatori, potrebbe creare problemi
al presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, già inquisito dalla Corte Penale Internazionale
dell’Aja. Il servizio di Giulio Albanese:
Il raid compiuto
dai miliziani al Shabaab mette ora nei guai la leadership del neo presidente kenyano
Uhuru Kenyatta, anzitutto perché ha dimostrato che l’intervento militare kenyano in
territorio somalo, avviato due anni or sono dall’ex presidente Mwai Kibaki, si è rivelato
inconcludente. Inoltre, ha evidenziato la debolezza strutturale dell’intelligence
kenyana, incapace di far fronte alla minaccia terroristica. E dire che a Nairobi tutti
sanno, per esempio, che il business delle armi è fiorente nei quartieri popolati
tradizionalmente dai somali! Da rilevare inoltre che sono molti gli esponenti politici
kenyani che vorrebbero far pagare le conseguenze del raid di Westgate ai rifugiati
somali, dichiarando la chiusura del vastissimo campo di Dadaab, e il pretesto sarebbe
la possibile presenza tra i profughi di gruppi terroristici