Bonanni: le parole del Papa sul lavoro siano spunto per un rinnovamento
“Senza lavoro non c’è dignità”. Sul forte appello del Papa, domenica a Cagliari, ascoltiamo
- al microfono di Alessandro Guarasci - il segretario generale Cisl, Raffaele
Bonanni:
R. - Quello
che mi ha colpito moltissimo è il suo dichiarare alla classe dirigente di non essere
Ponzio Pilato. "Essere Ponzio Pilato" - per dirla col Papa - significa elencare solo
i mali che ci sono, senza aggredire le ragioni, le cause e l’origine, appunto, di
tutto ciò che purtroppo commentiamo e che non ci vede reagire fino in fondo. I nuovi
occupati noi li avremo in Italia e in Europa, se lo schema economico si cambia davvero.
D.
- Anche in Italia si è fatta troppa finanza e poco politica industriale in questi
anni?
R. - Sì, si è fatta troppa finanza, si è fatto trading a discapito
dell’industria, che è l’unico punto di forza per l’economia.
D. - Bonanni,
lei è fiducioso che le parole del Papa, in qualche modo, scuoteranno chi ha la responsabilità
anche di creare posti di lavoro?
R. - Se modificasse l’opinione di una sola
persona, già questo sarebbe davvero importante! Io penso che almeno i cattolici impegnati
in politica, nell’economia e nel sociale potranno prendere spunto dalle sue affermazioni
per rinnovare una propria azione unitaria, combinata e coraggiosa.