2013-09-21 14:00:59

Scozia: a Edimburgo iniziato il ministero arcivescovile di mons. Cushley


“Lo guardò con misericordia e lo scelse”: è stato proprio il motto di Papa Francesco che mons. Leo Cushley ha letto e meditato ieri mattina per prepararsi all’inizio del suo ministero quale arcivescovo di Edimburgo. L’ha raccontato lui stesso a conclusione della cerimonia, nella cattedrale di st. Mary’s, spiegando che Francesco gli aveva chiesto, due settimane fa, durante un colloquio personale di mezz’ora, di leggere le letture del giorno sulla conversione di Matteo prima di affrontare il suo nuovo incarico. “Il Papa mi ha spiegato che essere misericordioso non significa essere debole, ma che vuol dire essere gentili e fermi nello stesso tempo”, ha detto Cushley durante la celebrazione. A consacrarlo, alla presenza del primo ministro scozzese Alex Salmond, sono stati il card. James Harvey, già suo superiore nella Segreteria di Stato, il nunzio apostolico per la Gran Bretagna arcivescovo Antonio Mennini e l’arcivescovo di Glasgow Philip Tartaglia. Scozzese di nascita, mons. Cushley ha lasciato il suo incarico di responsabile della sezione inglese della Segreteria di Stato per guidare questa chiesa fortemente ferita dagli scandali che quest’anno avevano investito il predecessore, card. Keith O’Brien. In un’intervista rilasciata all'agenzia Sir qualche giorno fa, mons. Cushley aveva parlato della voglia della arcidiocesi di Edimburgo di “ricominciare”, puntando al futuro e ai giovani. E proprio a loro si è rivolto, alla fine della cerimonia, dicendo che il Papa gli ha raccomandato “di avere una cura speciale per tutti voi e di assicurarmi che riceviate la preparazione migliore per la vostra vita di adulti nelle nostre scuole cattoliche”. “Seduti tra di voi ci sono i futuri sacerdoti di questa arcidiocesi”, ha detto ancora Cushley: “Voi sarete qui al mio posto un giorno e guiderete questa chiesa. È la vostra sfida più grande. Non abbiate paura di diventare preti”. Alla gente di Edimburgo il neo arcivescovo ha chiesto aiuto e preghiere perché “possiamo ridedicarci alle nostre promesse sacerdotali”, dicendo che “questa è certamente la strada più sicura per tutti noi verso il rinnovamento della vita della chiesa che tutti desideriamo”. Alla celebrazione erano presenti il moderatore della presbiteriana “chiesa di Scozia”, Lorna Hood, il vescovo della Chiesa episcopale scozzese John Armes, l’ambasciatore britannico presso la Santa Sede Nigel Baker, il suo predecessore Francis Campbell, quello nigeriano Francis Okeke insieme ai vescovi cattolici scozzesi. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 22 settembre







All the contents on this site are copyrighted ©.