Scozia: a Edimburgo iniziato il ministero arcivescovile di mons. Cushley
“Lo guardò con misericordia e lo scelse”: è stato proprio il motto di Papa Francesco
che mons. Leo Cushley ha letto e meditato ieri mattina per prepararsi all’inizio del
suo ministero quale arcivescovo di Edimburgo. L’ha raccontato lui stesso a conclusione
della cerimonia, nella cattedrale di st. Mary’s, spiegando che Francesco gli aveva
chiesto, due settimane fa, durante un colloquio personale di mezz’ora, di leggere
le letture del giorno sulla conversione di Matteo prima di affrontare il suo nuovo
incarico. “Il Papa mi ha spiegato che essere misericordioso non significa essere debole,
ma che vuol dire essere gentili e fermi nello stesso tempo”, ha detto Cushley durante
la celebrazione. A consacrarlo, alla presenza del primo ministro scozzese Alex Salmond,
sono stati il card. James Harvey, già suo superiore nella Segreteria di Stato, il
nunzio apostolico per la Gran Bretagna arcivescovo Antonio Mennini e l’arcivescovo
di Glasgow Philip Tartaglia. Scozzese di nascita, mons. Cushley ha lasciato il suo
incarico di responsabile della sezione inglese della Segreteria di Stato per guidare
questa chiesa fortemente ferita dagli scandali che quest’anno avevano investito il
predecessore, card. Keith O’Brien. In un’intervista rilasciata all'agenzia Sir qualche
giorno fa, mons. Cushley aveva parlato della voglia della arcidiocesi di Edimburgo
di “ricominciare”, puntando al futuro e ai giovani. E proprio a loro si è rivolto,
alla fine della cerimonia, dicendo che il Papa gli ha raccomandato “di avere una cura
speciale per tutti voi e di assicurarmi che riceviate la preparazione migliore per
la vostra vita di adulti nelle nostre scuole cattoliche”. “Seduti tra di voi ci sono
i futuri sacerdoti di questa arcidiocesi”, ha detto ancora Cushley: “Voi sarete qui
al mio posto un giorno e guiderete questa chiesa. È la vostra sfida più grande. Non
abbiate paura di diventare preti”. Alla gente di Edimburgo il neo arcivescovo ha chiesto
aiuto e preghiere perché “possiamo ridedicarci alle nostre promesse sacerdotali”,
dicendo che “questa è certamente la strada più sicura per tutti noi verso il rinnovamento
della vita della chiesa che tutti desideriamo”. Alla celebrazione erano presenti il
moderatore della presbiteriana “chiesa di Scozia”, Lorna Hood, il vescovo della Chiesa
episcopale scozzese John Armes, l’ambasciatore britannico presso la Santa Sede Nigel
Baker, il suo predecessore Francis Campbell, quello nigeriano Francis Okeke insieme
ai vescovi cattolici scozzesi. (R.P.)