Centrafrica: trovate due granate nella cattedrale di Bossangoa
Due granate inesplose sono state scoperte nella cattedrale di Bossangoa, la città
centrafricana a 300 km a nord-ovest da Bangui, al centro di combattimenti tra i membri
della coalizione Seleka e una serie di gruppi armati, tra i quali vi sarebbero uomini
rimasti fedeli all’ex Presidente François Bozizé, che è originario della zona. Gli
scontri hanno provocato un centinaio di morti e costretto alla fuga migliaia di civili.
Secondo il vicario generale della diocesi, don Frédéric Tonfio, gli sfollati giunti
in città sono circa 35.000. Il cancelliere diocesano di Bossangoa, ha detto all’agenzia
Fides che queste persone sono state accolte in diversi edifici “tra i quali il seminario
e la scuola cattolica”. Il religioso ha aggiunto che il 19 settembre “il segretario
generale, l’Iman della città, il rappresentante locale di Seleka e il comandante della
Fomac (Forza africana in Centrafrica) si sono incontrati per discutere le modalità
di far tornare gli sfollati a casa”. Don Tonfio ha detto che la granate reperite nella
cattedrale sono state affidate ai militari della Fomac. La tensione rimane comunque
alta anche perché gli scontri, attribuiti da Seleka agli uomini rimasti fedeli a Bozizé,
secondo fonti indipendenti, sono da attribuire in gran parte piuttosto a gruppi di
autodifesa organizzati dalla popolazione locale stanca dei soprusi commessi dai ribelli.
(R.P.)