La Libreria Editrice Vaticana ha pubblicato il volume “I messaggi del Papa su Twitter”,
che raccoglie tutti i tweet di Papa Francesco dal 17 marzo allo scorso 10 settembre.
L’account @Pontifex in nove lingue ha superato i 9 milioni e 300 mila follower. “Cari
amici vi ringrazio di cuore e vi chiedo di continuare a pregare per me. Papa Francesco”,
questo il primo tweet del Pontefice. “Il vero potere è il servizio. Il Papa deve servire
tutti, specie i più poveri, i più deboli, i più piccoli” scriveva il 19 marzo, nel
giorno di inizio del ministero petrino. E in preparazione alla Pasqua il 27 marzo:
“Vivere la Settimana Santa è entrare sempre più nella logica di Dio, quella dell’amore
e del dono di sé”. Il 14 aprile Francesco twittava: “Ricordiamolo bene tutti: non
si può annunciare il Vangelo di Gesù senza la testimonianza concreta della vita”.
Poi il 25 aprile: “In questo periodo di crisi è importante non chiudersi in se stessi,
ma aprirsi, essere attenti all’altro”, cui faceva eco il tweet del 2 maggio: “Penso
a quanti sono disoccupati, spesso a causa di una mentalità egoista che cerca il profitto
ad ogni costo”. “Sto arrivando in Brasile fra qualche ora e il mio cuore è già pieno
di gioia perché presto sarò con voi a celebrare la 28° GMG” notava il Papa il 22 luglio,
in viaggio per Rio. Diverse sono le frasi con slogan efficaci, ad esempio quella del
16 maggio: “Non possiamo essere cristiani ‘part time’! Cerchiamo di vivere la nostra
fede in ogni momento, ogni giorno”. “Con la ‘cultura dello scarto’ la vita umana non
è più sentita come valore primario da rispettare e tutelare” (9 giugno). “Non esiste
un cristianesimo ‘low cost’. Seguire Gesù vuol dire andare contro corrente, rinunciando
al male e all’egoismo” (5 settembre). Forti infine gli appelli di Francesco contro
la guerra. Il 1° settembre: “Preghiamo per la pace: la pace nel mondo e nel cuore
di ciascuno”. E il giorno successivo: “Mai più la guerra! Mai più la guerra!” e così
ancora nei giorni seguenti. Nell’introduzione dell’opera, don Gabriele Mangiarotti,
responsabile del portale CulturaCattolica.it, rivive due immagini, dalle quali si
dice “segnato”: Giovanni Paolo II davanti al computer, “lui, così vecchio, eppure
con l’animo così giovane”; e Benedetto XVI che lancia con l’iPad il suo primo tweet,
“strana immagine, certo, perché, se ha evidenziato la fragilità del Pontefice nell’uso
del mezzo, insieme ha mostrato il suo desiderio di utilizzarlo per lo scopo nobilissimo
dell’evangelizzazione. ‘Nulla di ciò che è umano mi è estraneo’: questo ci hanno insegnato
i Sommi Pontefici”. La pubblicazione della LEV, impreziosita dalle fotografie di Giovanni
Chiaramonte, diviene così strumento efficace per rileggere e meditare su messaggi
tanto brevi quanto incisivi, stretti nei 140 caratteri imposti da Twitter, ma senza
confini nell’universo digitale.