Svizzera: incontro a Ginevra di migranti di diverse Chiese
Sono più di 40mila i migranti che in Svizzera prestano lavori domestici in situazione
irregolare. Il dato è emerso sabato scorso a Ginevra durante un incontro organizzato
dal Consiglio Ecumenico delle Chiese (Coe) e da "Testimoniare insieme a Ginevra" –
programma del Centro internazionale riformato John Knox – sulla prossima Assemblea
del Coe che si svolgerà a Busan, nella Repubblica di Corea, dal 30 ottobre all’8 novembre
sul tema “Dio della vita, conducici verso la giustizia e la pace”. Hanno preso parte
a “Una giornata alla 10.ma Assemblea” 120 rappresentanti delle comunità migranti presenti
in Svizzera di diverse Chiese che si sono confrontati su giustizia, pace e condizioni
dei lavoratori migranti. Hyunju Bae, teologa coreana che a Busan animerà una conversazione
ecumenica ha affermato che la realtà del mondo di oggi è quella di un villaggio globale
dove si assiste all’aumento delle migrazioni ma anche alla moltiplicazione delle sofferenze
dovute allo sradicamento, alla discriminazione, all’esclusione e all’alienazione spirituale
disumanizzante e debilitante. “In questa situazione la Chiesa deve ridare vita alla
sua vocazione originale d’essere una comunità senza esclusività in cui gli ultimi
sono accolti a braccia aperte” ha detto ancora Hyunju Bae che ha sottolineato quanto
grande sia il contributo all’economia non riconosciuto apportato dai migranti in situazione
irregolare che svolgono lavori pericolosi, difficili e degradanti. La teologa coreana
ha aggiunto che i migranti sono estremamente stigmatizzati e confinati allo stereotipo
di individui pericolosi e che per tale motivo tutti siamo interpellati a rimettere
in discussione tali percezioni. Martine Bagnoud, del Sindacato interprofessionale
dei lavoratori e delle lavoratrici ha specificato che dei 40mila migranti presenti
in Svizzera il 90% sono donne che non hanno protezione sociale ed è per questo necessario
trovare soluzioni giuridiche che garantiscano i loro diritti. La giornata di preparazione
all’Assemblea di Busan è stata anche caratterizzata da momenti di preghiera, canti
e rappresentazioni. (T.C.)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana
Anno LVII no. 262