Messico: mobilitazione di tutte le realtà religiose in soccorso dei senza tetto
Sono circa 400 i Centri di accoglienza temporanei per i senza tetto in seguito alle
inondazioni e alle frane seguite alle forti piogge che hanno colpito il Messico, allestiti
negli Stati di Guerrero, Oaxaca, Hidalgo, Chiapas, Tamaulipas, Veracruz, Colima, Durango
e Michoacan. L’iniziativa è stata presa dalla Chiesa cattolica insieme alle altre
realtà religiose: metodisti, presbiteriani, battisti, Assemblee di Dio, avventisti,
Centri di fede, speranza e amore, Esercito della Salvezza. In questi luoghi di accoglienza
è prevista non solo la possibilità di pernottare, ma anche la distribuzione di cibo
e indumenti, mentre qualche volontario organizza delle attività per i bambini delle
famiglie colpite. L'Esercito della Salvezza ha organizzato due unità di volontari
che si occupano delle "cucine mobili" nella zona di Guerrero, che preparano fino a
10.000 pasti al giorno. Altre due unità operano a Veracruz e Tamaulipas per i più
bisognosi. Forse è la prima volta che le realtà religiose hanno predisposto i soccorsi
con una tale velocità ed efficienza per aiutare le famiglie che in questo momento
hanno perso tutto. Mentre la Chiesa cattolica, con la Croce rossa e la Caritas, coordina
i Centri di accoglienza ed assistenza, i metodisti hanno preparato 14 luoghi di pernottamento.
La Chiesa nazionale presbiteriana ha predisposto 120 centri in diversi Stati, allestiti
come mense per le famiglie colpite, in cui si offre non solo un pasto caldo ma anche
una ricarica per il cellulare, in modo che riescano a comunicare con gli altri parenti.
Ci sono anche 38 radio locali, delle chiese evangeliche, che indicano via radio i
"nuovi Centri di accoglienza" che la popolazione non conosce. Allo stesso tempo ricevono
telefonate dai piccoli centri ancora isolati dalle piogge. Caritas Mexico, in un comunicato
inviato all’agenzia Fides, informa di aver predisposto un piano d’emergenza: ogni
parrocchia ha già aperto un Centro di raccolta per gli aiuti che vengono poi distribuiti
nelle zone colpite. Lunedì scorso la Coordinacion Nacional de Proteccion Civil ha
dichiarato lo stato di emergenza in 49 Comuni dello Stato di Guerrero (la parte più
colpita) a causa delle piogge provocate dal passaggio dell'uragano "Ingrid" e della
tempesta tropicale "Manuel" che hanno devastato una gran parte del territorio messicano.
La stampa locale segnala 55 morti e più di 8 mila sfollati, ma ancora non ci sono
rapporti ufficiali al riguardo. Si parla di un milione di persone senza casa: una
situazione senza precedenti nella storia recente del Paese. Solo nello Stato di Veracruz,
nel Messico orientale, il bilancio è pesantissimo: una frana ha ucciso 12 persone.
Le piogge hanno fatto danni in 20 dei 32 stati del Messico, interrompendo le vie di
comunicazione. (R.P.)