India: grandi disparità tra ricchi e poveri per le risorse idriche
I poveri che vivono nella città di New Delhi sono quelli più gravemente colpiti dalla
precarietà dell’approvvigionamento di acqua nella città. Nella maggior parte degli
insediamenti urbani non autorizzati, come quello sovraffollato di Sangam Vihar dove
vivono circa un milione di persone, il governo locale non fornisce acqua corrente
anche se sono stati scavati 118 pozzi dai quali potere attingerla. Imprese edili,
solitamente affiliate a partiti politici, hanno costruito, a pagamento, tubi di collegamento
con i pozzi per la fornitura alle case. Ma spesso sono a secco. Le statistiche fornite
dal governo dimostrano che i 17 milioni di abitanti della città necessitano di 1.025
miliardo di galloni di acqua al giorno. Tuttavia, con sei impianti di depurazione
gestiti dal governo che producono 818 milioni di galloni di acqua al giorno, la città
si trova di fronte una carenza di circa 207 milioni di galloni al giorno. Da uno studio
eseguito dal Comptroller and Auditor General of India, l’organo ufficiale revisore
dei conti del settore pubblico nel Paese, emerge la disparità di approvvigionamento
idrico tra i quartieri della città. Ad esempio, gli abitanti dell’area benestante
di Nangloi Jat ricevono circa 59 galloni di acqua al giorno a persona, mentre quelli
dei villaggi più poveri, a poche miglia di distanza da Nangloi Jat, ne ricevono meno
di un gallone al giorno per persona. La ricerca evidenzia inoltre che circa 4 milioni
di persone a New Delhi non hanno alcuna fornitura idrica né possono fare affidamento
su cisterne. Il Delhi Human Development Report 2013, recentemente reso noto dal governo
locale, riporta che nelle baraccopoli della città è molto comune trovare file di persone
in attesa per ore dei camion cisterna. A Sangam Vihar, sono almeno 500, soprattutto
donne, che ogni giorno fanno la fila per riempire l’acqua da una fonte che si trova
all’interno di un tempio. La classe borghese medio-alta di New Delhi, invece, paga
50$ per 1,320 galloni di acqua alle aziende private non autorizzate dal governo per
riempire le cisterne delle proprie abitazioni. (R.P.)