Testo integrale della catechesi del Papa all'udienza generale
Pubblichiamo di seguito il testo integrale della catechesi del Papa all'udienza generale:
Cari
fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi ritorno ancora sull’immagine della Chiesa
come madre. A me piace tanto questa immagine della Chiesa come madre. Per questo ho
voluto ritornarvi, perché questa immagine mi sembra che ci dica non solo come è la
Chiesa, ma anche quale volto dovrebbe avere sempre di più la Chiesa, questa nostra
madre Chiesa.
Vorrei sottolineare tre cose, sempre guardando alle nostre
mamme, a tutto quello che fanno, che vivono, che soffrono per i propri figli, continuando
quello che ho detto mercoledì scorso. Io mi domando: che cosa fa una mamma?
1. Prima di tutto insegna a camminare nella vita, insegna ad andare bene nella
vita, sa come orientare i figli, cerca sempre di indicare la strada giusta nella vita
per crescere e diventare adulti. E lo fa con tenerezza, con affetto, con amore, sempre
anche quando cerca di raddrizzare il nostro cammino perché sbandiamo un poco nella
vita o prendiamo strade che portano verso un burrone. Una mamma sa che cosa è importante
perché un figlio cammini bene nella vita, e non l’ha imparato dai libri, ma l’ha imparato
dal proprio cuore. L’Università delle mamme è il loro cuore! Lì imparano come portare
avanti i propri figli.
La Chiesa fa la stessa cosa: orienta la nostra
vita, ci dà degli insegnamenti per camminare bene. Pensiamo ai dieci Comandamenti:
ci indicano una strada da percorrere per maturare, per avere dei punti fermi nel nostro
modo di comportarci. E sono frutto della tenerezza, dell’amore stesso di Dio che ce
li ha donati. Voi potrete dirmi: ma sono dei comandi! Sono un insieme di “no”! Io
vorrei invitarvi a leggerli – forse li avete un po’ dimenticati – e poi di pensarli
in positivo. Vedrete che riguardano il nostro modo di comportarci verso Dio, verso
noi stessi e verso gli altri, proprio quello che ci insegna una mamma per vivere bene.
Ci invitano a non farci idoli materiali che poi ci rendono schiavi, a ricordarci di
Dio, ad avere rispetto per i genitori, ad essere onesti, a rispettare l’altro… Provate
a vederli così e a considerarli come se fossero le parole, gli insegnamenti che dà
la mamma per andare bene nella vita. Una mamma non insegna mai ciò che è male, vuole
solo il bene dei figli, e così fa la Chiesa.
2. Vorrei dirvi una seconda
cosa: quando un figlio cresce, diventa adulto, prende la sua strada, si assume le
sue responsabilità, cammina con le proprie gambe, fa quello che vuole, e, a volte,
capita anche di uscire di strada, capita qualche incidente. La mamma sempre, in ogni
situazione, ha la pazienza di continuare ad accompagnare i figli. Ciò che la spinge
è la forza dell’amore; una mamma sa seguire con discrezione, con tenerezza il cammino
dei figli e anche quando sbagliano trova sempre il modo per comprendere, per essere
vicina, per aiutare. Noi – nella mia terra – diciamo che una mamma sa “dar la cara”.
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che una mamma sa “metterci la faccia” per i propri
figli, cioè è spinta a difenderli, sempre. Penso alle mamme che soffrono per i figli
in carcere o in situazioni difficili: non si domandano se siano colpevoli o no, continuano
ad amarli e spesso subiscono umiliazioni, ma non hanno paura, non smettono di donarsi.
La Chiesa è così, è una mamma misericordiosa, che capisce, che cerca sempre
di aiutare, di incoraggiare anche di fronte ai suoi figli che hanno sbagliato e che
sbagliano, non chiude mai le porte della Casa; non giudica, ma offre il perdono di
Dio, offre il suo amore che invita a riprendere il cammino anche a quei suoi figli
che sono caduti in un baratro profondo, la Chiesa non ha paura di entrare nella loro
notte per dare speranza; la Chiesa non ha paura di entrare nella nostra notte quando
siamo nel buio dell’anima e della coscienza, per darci speranza! Perché la Chiesa
è madre!
3. Un ultimo pensiero. Una mamma sa anche chiedere, bussare ad ogni
porta per i propri figli, senza calcolare, lo fa con amore. E penso a come le mamme
sanno bussare anche e soprattutto alla porta del cuore di Dio! Le mamme pregano tanto
per i propri figli, specialmente per quelli più deboli, per quelli che hanno più bisogno,
per quelli che nella vita hanno preso vie pericolose o sbagliate. Poche settimane
fa ho celebrato nella chiesa di sant’Agostino, qui a Roma, dove sono conservate le
reliquie della madre, santa Monica. Quante preghiere ha elevato a Dio quella santa
mamma per il figlio, e quante lacrime ha versato! Penso a voi, care mamme: quanto
pregate per i vostri figli, senza stancarvi! Continuate a pregare, ad affidare i vostri
figli a Dio; Lui ha un cuore grande! Bussate alla porta del cuore di Dio con la preghiera
per i figli.
E così fa anche la Chiesa: mette nelle mani del Signore, con
la preghiera, tutte le situazioni dei suoi figli. Confidiamo nella forza della preghiera
di Madre Chiesa: il Signore non rimane insensibile. Sa sempre stupirci quando non
ce l’aspettiamo. La Madre Chiesa lo sa!
Ecco, questi erano i pensieri che
volevo dirvi oggi: vediamo nella Chiesa una buona mamma che ci indica la strada da
percorrere nella vita, che sa essere sempre paziente, misericordiosa, comprensiva,
e che sa metterci nelle mani di Dio.