Nuovo appello del Papa: la tragedia in Siria può essere risolta solo col dialogo e
nel rispetto della giustizia
Papa Francesco non cessa di alzare la sua voce per la pace nel mondo: ieri all’udienza
generale in Piazza San Pietro, davanti a circa 80mila persone, ha lanciato un nuovo
accorato appello. Ce ne parla Sergio Centofanti:
Il prossimo
21 settembre, come ogni anno – ha ricordato il Papa - le Nazioni Unite celebreranno
la «Giornata Internazionale della Pace», ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese si
appella ai suoi membri affinché in tale giorno preghino per la pace. Di qui la sua
esortazione:
“Invito i cattolici di tutto il mondo ad unirsi agli altri
cristiani per continuare ad implorare da Dio il dono della pace nei luoghi più tormentati
del nostro pianeta. Possa la pace, dono di Gesù, abitare sempre nei nostri cuori e
sostenere i propositi e le azioni dei responsabili delle Nazioni e di tutti gli uomini
di buona volontà”.
Il Papa chiede a tutti un preciso impegno: “incoraggiare
gli sforzi per una soluzione diplomatica e politica dei focolai di guerra che ancora
preoccupano”:
“Il mio pensiero va specialmente alla cara popolazione siriana,
la cui tragedia umana può essere risolta solo con il dialogo e la trattativa, nel
rispetto della giustizia e della dignità di ogni persona, specialmente i più deboli
e indifesi”.
Della difficile situazione in Medio Oriente il Papa ha accennato
anche nel suo saluto ai fedeli di lingua araba, rivolgendosi in particolare ai vescovi
della Chiesa latina di Terra Santa, Siria, Giordania, Iraq, Libano, Somalia e Paesi
del Golfo, presenti oggi in Piazza San Pietro:
“Come la madre sa chiedere
e bussare ad ogni porta per i propri figli, senza calcoli, con amore, così anche la
Chiesa: mediante la preghiera, essa pone nelle mani del Signore tutte le situazioni
dei suoi figli. Confidiamo sempre nella forza della sua preghiera, perché il Signore
non rimane insensibile alle invocazioni della Sua Chiesa! A tutti voi imparto
la Benedizione Apostolica!”.