Al via la 10.ma Conferenza internazionale su cattolicesimo e cure materne
Competenza, convinzione, senso della comunità e compassione: sono le quattro caratteristiche
che deve avere un ostetrico cattolico. A ribadirlo è la Federazione internazionale
delle associazioni dei medici cattolici che ha promosso, da ieri al 22 settembre,
a Roma, la 10.ma conferenza internazionale su cattolicesimo e cure materne. In programma
presso l’Istituto Maria Bambina, l’evento è patrocinato dalla Pontificia Accademia
per la vita e si incentrerà sul tema “La nuova evangelizzazione, le pratiche ostetriche
e la cura delle madri”, con l’obiettivo di celebrare i 50 anni del Concilio Vaticano
II e i 25 anni della Mulieris Dignitatem, l’enciclica siglata da Giovanni Paolo II
nel 1988. I partecipanti al convegno, circa un centinaio, provengono da tutti e cinque
i continenti e saranno ricevuti in udienza da Papa Francesco venerdì prossimo. “Per
apprezzare l’importanza della maternità nel mondo contemporaneo – si legge nel comunicato
di presentazione del congresso – è necessario innanzitutto che gli ostetrici cattolici
siano competenti non solo dal punto di vista medico, ma anche sociale e legale per
poter aiutare le future madri”. I medici cattolici, continua poi la nota, “devono
essere convinti del fatto che gli insegnamenti della Chiesa in materia etica non solo
sono veri, ma vanno anche a beneficio dei pazienti”, il che implica “il coinvolgimento
diretto dei dottori all’interno delle comunità”, poiché “la maternità è fondamentale
per ogni società e per ogni comunità che la costituisce”. Infine, viene ribadito il
richiamo alla compassione, non solo per le madri e le famiglie, ma anche per tutti
coloro che soffrono, siano essi credenti o non credenti. Articolato in diverse sessioni
di lavoro, il convegno si soffermerà su alcune sfide cruciali che i medici cattolici
si trovano ad affrontare oggi, come la regolamentazione delle nascite, l’aborto, l’eugenetica,
la violenza sulle donne, le unioni tra persone dello stesso sesso e la fecondazione
assistita. (A cura di Isabella Piro)