India: sciopero delle scuole cristiane contro il vandalismo verso un istituto
Le scuole cristiane nello stato di Bengala occidentale, dove si trova Calcutta, resteranno
chiuse il 19 settembre per protestare contro gli atti di vandalismo che hanno colpito
una scuola cristiana nei pressi di Calcutta. Come riferito all'agenzia Fides dalla
Chiesa locale, la decisione è stata presa in una riunione di emergenza dell'Associazione
delle Scuole Cristiane, che raccoglie vari organismi ecclesiali, di diverse confessioni,
che gestiscono istituzioni educative nello Stato. La “serrata” dichiarata dai cristiani
– spiega una nota inviata a Fides – intende sensibilizzare e sollecitare le autorità
civili a garantire alle scuole cristiane la normale attività didattica-educativa,
di cui beneficiano allievi di diverse religioni e classi sociali. Il 12 settembre
una folla ha attaccato la scuola superiore “Christ Church”, istituto femminile sorto
130 anni fa in un sobborgo di Calcutta, incolpando la preside per la morte di una
ragazza, vittima di bullismo da parte di alcune studentesse anziane. La folla ha danneggiato
la scuola, saccheggiando le aule, distruggendo computer e materiali didattici e costringendo
la preside Helen Sarkar a scusarsi pubblicamente e presentare le sue dimissioni. Su
pressioni degli estremisti, la polizia l’ha arrestata. La “Chiesa dell'India del Nord”
(Cni), comunità cristiana Anglicana che gestisce la scuola, ha deciso di chiudere
l’istituto a tempo indeterminato. Intanto genitori e studenti riuniti davanti ai cancelli
chiusi per esprimere solidarietà verso lo staff della scuola e per protestare contro
il vandalismo. L’Acs ha anche deciso di presentare la questione al governatore dello
stato di Bengala occidentale, M.K. Narayanan, deplorando il modo in cui la polizia
e le autorità civili hanno gestito il caso. (R.P.)