Ad Assisi domani il meeting sull’ecologia “Nostra Madre Terra”
“Nostra Madre Terra”: è il nome del Meeting sulla salvaguardia del Creato presentato
ad Assisi e che si terrà domani, 19 settembre. “Ambiente e piano energetico, approvvigionamento,
consumo e riuso”: il titolo scelto quest’anno per l’evento, organizzato dal Sacro
Convento di Assisi e dall’Accademia Nazionale delle Scienze. Debora Donnini
ha intervistato il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato:
R. - Siamo contenti
che Papa Francesco all’inizio del suo Pontificato nello specificare il motivo della
scelta del nome, aveva indicato tre riferimenti che si trovano concordi con la programmazione
che stiamo portando avanti in questi anni: Francesco d’Assisi, perché uomo della pace,
Francesco d’Assisi, perché povero, Francesco d’Assisi, perché ha saputo custodire
il Creato. In questa custodia del Creato, si inserisce il dibattito che portiamo avanti
da nove anni, con un tema particolare, quello del riuso. Noi sappiamo quanto spreco,
quanto consumismo, quante cose inquinanti vengono costruite! Alla luce di tutto questo,
focalizziamo l’attenzione proprio su un corretto uso delle cose che abbiamo.
D.
- Quindi la giornata di giovedì 19 settembre come si svolgerà?
R. - Ci saranno
due momenti. Il primo, quello di carattere un po’ scientifico, la mattina con i diversi
interventi, penso al presidente dell’Enel, al vice presidente di Confindustria, al
direttore generale dell’International Union Railway per le ferrovie. Ci sarà poi una
sezione dedicata a Stato, città, ambiente con i diversi ministri. Alla fine il momento
in cui la Chiesa ci dirà le sue indicazioni con l’intervento del card. Peter Turkson,
presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Dopo questo momento
scientifico, ci sarà un momento divulgativo con la Rai, che registreremo sulla piazza
con diversi ospiti e cantanti per donare alle famiglie che ci seguono da casa i contenuti
affrontati la mattina. Quindi questi sono i due grandi momenti: alla mattina quello
scientifico, al pomeriggio quello divulgativo con un format televisivo che andrà in
onda su Raiuno il giorno 20.
D. - Quindi quest’anno il cuore del vostro appuntamento
è sensibilizzare su come si possono riutilizzare gli oggetti invece di sprecarli ...
R.
- Certo. L’obbiettivo è proprio questo. Un obbiettivo che ci viene indicato, da san
Francesco d’Assisi, il quale con il Cantico delle Creature ci offre un itinerario
di rispetto per l’ambiente: chiamare tutti fratello e sorella. Questo non è una poesia,
ma conduce ad atteggiamenti concreti. E Francesco d’Assisi questi atteggiamenti li
ha vissuti. Quando vedeva i frati che si lavavano le mani, desiderava che quell’acqua
non andasse nei fiumi, quindi che non inquinasse. Oppure, quando vedeva arare il terreno,
diceva sempre di lasciarne una parte incolta. Gli esperti sanno benissimo quanto questa
pratica sia utile per la formazione di un terreno fertile. E di questi esempi ce ne
sono diversi.
D. - Oggi è la Giornata internazionale per la preservazione dello
strato d’ozono. Anche questo è un tema di cui si parla molto. Qual è il vostro punto
di vista in proposito?
R. - Noi abbiamo partecipato alla stesura del manifesto
per il Creato, lanciato a Rio de Janeiro: “Il futuro a misura d’uomo che vogliamo”.
In manifesto fatto proprio dai giovani, c’è un’affermazione molto forte che spiega
che oggi la quantità dei gas presenti nell’atmosfera è maggiore di quella degli ultimi
tre milioni di anni. È un’affermazione molto forte che ci dice come siamo chiamati
a tutelare l’ambiente.