La Corea del Sud celebra le sue radici di fede nel "mese dei martiri"
La Conferenza episcopale coreana ha espresso soddisfazione per la partecipazione alle
celebrazioni del “mese dei martiri”, iniziato il 2 settembre e dedicato ai martiri
di Corea, che ricorrono nel calendario romano il 20 settembre. Il 10 settembre, riferisce
l’agenzia Fides, 21 vescovi, accompagnati da circa 300 fedeli, sono partiti dal Campus
Teologico dell’università cattolica della Corea, dove sono conservate le spoglie di
S. Andrea Kim Taegon, sacerdote e martire. Hanno poi proseguito il loro cammino verso
il quartier generale della polizia, dove sono stati uccisi molti dei martiri coreani.
Quindi sono arrivati nella cattedrale di Myeongdong, dove sono conservate le reliquie
di altri nove testimoni della fede, e al santuario di Seosomun, costruito nel luogo
che vide il sacrificio di 44 dei 103 martiri. Il cammino si concluso con le visite
ai santuari di Danggogae, Saenamteo e Jeoldusan, dove furono martirizzati diversi
cristiani durante la persecuzione Byeonin nel 1866. Il “cammino dei martiri” è un’iniziativa
nuova della conferenza episcopale coreana, che ha pensato di valorizzare in questo
modo l’anno della fede proclamato da Papa Benedetto XVI. L’iniziativa mira a far conoscere
ai fedeli le origini della fede nel Paese. (D.P.)