Visita in Kazakhstan del card. Sandri. Consacrerà una nuova chiesa
La visita in Kazakhstan del card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per
le Chiese Orientali, iniziata questo venerdì, “è un forte incoraggiamento alla fede
di tutti noi, un evento significativo per la piccola comunità cattolica che vive in
una nazione a maggioranza musulmana ed è molto importante specialmente per i fedeli
greco-cattolici, che vedranno consacrata e inaugurata la nuova chiesa di San Giuseppe
ad Astana”: con queste parole il vescovo di Karaganda, mons. Janusz Kaleta, spiega
all’agenzia Fides lo spirito con cui i vescovi e l’intera Chiesa in Kazakhstan si
preparano ad accogliere il card. Sadri, che sarà nella nazione centroasiatica fino
al 17 settembre. Il motivo principale della visita, spiega a Fides il vescovo, è la
consacrazione della nuova Chiesa greco-cattolica di San Giuseppe ad Astana, il 15
settembre, “motivo di grande gioia per tutti i fedeli cattolici e un bel segno di
crescita per la Chiesa locale”. Il cardinale consegnerà un dono di Papa Francesco:
un calice e una reliquia da collocare sull'altare di San Giosafat, vescovo e martire.
Non mancheranno incontri del cardinale con il Premier del Kazakistan, Karim Massimov,
e con leader religiosi islamici. Fra gli incontri con le autorità civili, anche quello
con il vice ministro degli Esteri Alexei Volkov e con i responsabili dell’Ufficio
governativo per gli Affari religiosi. Uno dei temi in agenda sarà, secondo il vescovo,
“quello della libertà religiosa: abbiamo domande e questioni aperte, ma la nostra
è una esperienza sostanzialmente positiva su questo piano. Esiste un atteggiamento
di cooperazione con il governo e la costruzione di nuove chiese è un segno positivo”.
Come appreso da Fides, il card. Sandri visiterà anche il Museo in memoria delle donne
uccise dal regime comunista ad Akmol, mentre la visita si concluderà a Karaganda,
dove il Prefetto incontrerà le comunità cattoliche locali, celebrerà la Santa messa
nella nuova cattedrale di Nostra Signora di Fatima e visiterà anche il convento di
clausura delle Suore Carmelitane. “Con il Cardinale – conclude il vescovo Kaleta –
continueremo a pregare per la pace e la riconciliazione nel mondo e in particolare
in Siria e in Medio Oriente e chiederemo una speciale benedizione del Papa su tutti
i fedeli del Kazakhstan”. (R.P.)