Calano gli aborti in Italia. Un intervento su tre riguarda donne straniere
Sempre meno aborti in Italia dove c'è un tasso tra i più bassi fra i paesi industrializzati.
Lo rileva la relazione annuale sull’attuazione della legge 194 sulla tutela sociale
della maternità e per l'interruzione volontaria di gravidanza, trasmessa questo venerdì
al Parlamento. Resta elevato il ricorso all’aborto da parte delle donne straniere.
In aumento i ginecologi obiettori. Il servizio di Paolo Ondarza:
Calano le interruzioni
volontarie di gravidanza in Italia. Nel 2012, secondo dati preliminari, sono state
effettuate 105.968 procedure, con un decremento del 4,9% rispetto al dato del 2011
e un calo del 54,9% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il numero più alto
di aborti. Secondo la relazione annuale sull’attuazione della legge 194 un terzo degli
aborti riguarda le donne straniere seppur il trend tra queste sia in diminuzione.
Crescono i ginecologi obiettori, lo sono quasi 7 su 10, con un aumento del 17,3% in
30 anni, a fronte di un dimezzamento delle Ivg nello stesso periodo. Va detto che
dal 1983 al 2011 gli aborti eseguiti mediamente ogni anno da ciascun non obiettore
si sono dimezzati. I numeri complessivi del personale non obiettore – come evidenzia
una nota del ministero della Salute - appaiono dunque congrui al numero complessivo
degli interventi. Il ministro Lorenzin ha annunciato l’avvio di un monitoraggio articolato
sul territorio per verificare eventuali criticità.