Scuola, il sottosegretario Galletti: in questo momento rinnovata attenzione
"Dobbiamo dare maggiore stabilità al sistema" dell’istruzione. E' l'obiettivo che
il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ha ribadito
nel primo giorno di scuola per tanti ragazzi. Alessandro Guarasci ha sentito
il sottosegretario all’Istruzione Gian Luca Galletti:
D. - Possiamo
dire che una parte dei problemi della scuola, anche con i nuovi fondi destinati, si
vanno appianando secondo lei? Da questo primo giorno dell’anno scolastico, lei ha
questa impressione?
R. - Ho l’impressione che ci sia una rinnovata attenzione
al mondo della scuola, dell’università e della ricerca che dice che il Paese vuole
investire strategicamente sui suoi punti di forza. Possiamo dire che la scuola in
questo momento gode di una rinnovata attenzione. Per tanti anni i fondi per l’istruzione
e per la ricerca universitaria sono stati tagliati; oggi invece vengono ripristinati.
Metterci delle risorse non vuol dire aver risolto i problemi. Molti sono ancora sul
tavolo, alcuni però sono stati affrontati in maniera seria. Per quanto riguarda l’edilizia
scolastica abbiamo fatto grandi passi in avanti. Quasi un miliardo di euro di risorse
messe a disposizione di enti locali, cioè di province e comuni; è stato affrontato
il problema del welfare nella scuola aiutando le fasce più deboli con finanziamenti
ad hoc sui trasporti, sulla limitazione al costo dei libri di testo che si traduce
in una scuola più accessibile a tutti e quindi anche più competitiva. È stato in parte
risolto il problema dell’immissione di nuovi docenti nella scuola, soprattutto per
quello che riguarda i maestri di sostegno, un problema grande per le famiglie più
in difficoltà del nostro Paese. Io penso che siano segnali importanti. Però bisogna
continuare perché i problemi sul tavolo sono ancora molti.
D. - Uno dei problemi
fondamentali è la cosiddetta continuità didattica. Anche su questo pensate di aver
fatto dei passi in avanti?
R. - Abbiamo impostato un lavoro che per vari motivi
vedrà i primi risultati nei prossimi mesi. Siamo come un cantiere che sta iniziando
un lavoro. Abbiamo impostato una buona parte del lavoro e adesso dobbiamo concluderlo.
Tra questi, c’è anche quello che riguarda la continuità didattica.