2013-09-11 17:09:04

Settimana Sociale dei Cattolici Italiani


RealAudioMP3 "La famiglia, speranza e futuro per la società italiana" è il tema della 47ma edizione della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che si tiene a Torino dal 12 al 15 settembre. "Uno dei soggetti creativi e propositivi per la rinascita del paese è proprio la famiglia, che in Italia sta soffrendo parecchio. E' un po' dimenticata dalle istituzioni e dalla politica, mentre rappresenta una delle forze più vitali". Così Suor Alessandra Smerilli, Segretario del Comitato Scientifico e Organizzatore, che aggiunge: "Dobbiamo renderci conto che aiutare la famiglia con sostegni più adeguati significa aiutare non solo la famiglia ma l'intera società". Tra gli aspetti che saranno trattati nelle diverse sessioni tematiche c'è quello che riguarda la missione educativa della famiglia: "Credo che sia necessario moltiplicare gli spazi di riflessione e di confronto tra genitori - afferma Domenico Simeone, ordinario di Pedagogia all'università Cattolica del Sacro Cuore -. Potremmo immaginare dei veri e propri percorsi formativi soprattutto per i neo-genitori, che insieme condividano la fatica e la gioia dell'educare. Oggi troppo spesso il compito educativo i genitori lo vivono come un compito privato. Invece c'è una sorta di una genitorialità sociale di cui è necessario prendere più consapevolezza". Maurizio Ambrosini, ordinario di Sociologia delle Migrazioni all'Università di Milano e direttore della rivista Mondi migranti, modererà la sessione dedicata al cammino comune con le famiglie immigrate. "Bisogna oggi trovare sempre più modalità per stare vicino alle famiglie che sono state costrette a sradicarsi dalle realtà d'origine e potenziare i servizi di mutua assistenza, dall'aiutarle a collegarsi via skype con i parenti all'estero all'accompagnamento a casa dei bambini dopo la scuola. Ma c'è anche bisogno di sostenere le famiglie ricongiunte, che a volte vivono ulteriori traumi tornando nei ripettivi paesi". E sulla scia delle parole proncunciate da Papa Francesco al Centro Astalli per rifugiati, il professor Ambrosini sottolinea: "Bisogna respingere la sindrome da invasione e da assedio e contrastare i profeti di sventura che vedono ogni apertura e accoglienza come un cedimento buonista. C'è un livello di solidarietà avanzata, fatta di prossimità e amicizia, che può e deve coinvolgere le famiglie che hanno già risolto alcuni problemi". (a cura di Antonella Palermo)







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