Russia: lettera del patriarca Kirill a Obama: "Gli Usa ascoltino le voci dei capi
religiosi"
In occasione del 12° anniversario degli attentati dell'11 settembre 2001, il patriarca
di Mosca e di tutte le Russie Kirill ha inviato un messaggio al Presidente Usa Barack
Obama invitandolo a accantonare i piani d'attacco militare contro il regime di Assad
e a puntare sulla via diplomatica per frenare il conflitto siriano, come è stato suggerito
negli ultimi giorni da leader di ogni comunità religiosa, a partire da Papa Francesco.
“La Chiesa ortodossa russa” - scrive Kirill nel suo messaggio a Obama, diffuso dal
Patriarcato e pervenuto all'agenzia Fides - “conosce il prezzo delle sofferenze e
delle perdite umane, dopo che il nostro popolo è sopravvissuto nel secolo scorso a
due guerre mondiali devastanti che hanno causato milioni di morti e rovinato la vita
di moltitudini di persone. Inoltre, sentiamo come nostro il dolore e le perdite sofferte
dal popolo statunitense nei terribili attacchi terroristici dell'11 settembre 2001”.
A 12 anni di quegli attentati dagli effetti geopolitici destabilizzanti ancora in
atto, Kirill si rivolge a Obama chiedendogli di dare ascolto “alle voci dei capi religiosi
che in maniera unanime si oppongono a ogni interferenza militare nel conflitto siriano”
e lo invita a fare ogni sforzo “per iniziare al più presto negoziati di pace”. Secondo
il capo dell'Ortodossia russa, un intervento militare esterno in Siria potrebbe favorire
la conquista del potere da parte di forze radicali che non saranno certo intenzionate
a “assicurare la convivenza interreligiosa nella società siriana”. A questo riguardo,
il patriarca esprime particolare preoccupazione per i cristiani di Siria, “che in
quel caso finirebbero sotto la minaccia di sterminio o di esilio di massa”. Per questo
– conclude Kirill, in evidente sintonia con le mosse della diplomazia russa, occorre
sfruttare “le opportunità che si sono aperte per una soluzione diplomatica del conflitto.
Opportunità che implicano il controllo da parte della comunità internazionale delle
armi chimiche presenti in Siria”. Il patriarca Kirill e il Presidente Obama si erano
incontrati a Mosca nel luglio 2009. In quell'occasione, Kirill aveva invitato a mettere
da parte i “sentimenti anti-americani diffusi in Russia e i sentimenti anti-russi
diffusi in America” in nome dei valori cristiani comuni condivisi dal popolo russo
e da quello statunitense. (R.P.)